Inizia così, con un conto alla rovescia, la nuova avventura dei Giardini di Mirò, vera e propria leggenda della musica indipendente italiana che si appresta a pubblicare il primo album di inediti dai tempi di “Good Luck”, 2012.
Un ritorno in grande stile, che parte dal passato e crea un ponte con il futuro: dopo quasi 15 anni i Giardini di Mirò sono tornati a collaborare con Giacomo Fiorenza, il produttore con cui avevano realizzato i loro primi due album “Rise and Fall of Academic Drifting” e “Punk… Not Diet” e che li avevano da subito proiettati tra gli imprescindibili degli anni Zero, e non solo.
Si arriva così a “Different Times”, in uscita a novembre per 42 Records (I Cani, Cosmo, Colapesce, Andrea Laszlo De Simone, Any Other…), che già si era occupata della ristampa di “Rise and Fall of Academic Drifting”.
Un equilibrio tra classicità e novità che attraversa tutto il nuovo lavoro, e che ben traspare dalla title track: un viaggio strumentale di quasi nove minuti, dove il classico sound dei Giardini di Mirò viene screziato di suggestioni inedite e dallo spiccato sapore cinematografico.
Un singolo che non ha nessuna caratteristica di un singolo, dall’assenza di cantato, al minutaggio, al videoclip che somiglia più ad una video installazione. Quasi una dichiarazione di intenti.
Perché i Giardini di Mirò sono tornati, e sono tornati sul serio.
Dopo una piccola anteprima all’AMFEST di Barcellona domenica 14 ottobre, i Giardini di Mirò si apprestano a tornare sui palchi italiani per una serie di concerti che si preannunciano indimenticabili.
Si parte il 18 gennaio da Milano, in Santeria, per dieci date organizzate da DNA Concerti:
18 gennaio 2019 Milano Santeria
19 gennaio 2019 Pisa Lumiere
25 gennaio 2019 Roma Monk
26 gennaio 2019 Terlizzi (BA) MAT
08 febbraio 2019 Ravenna Bronson
09 febbraio 2019 Verona Colorificio Kroen
15 febbraio 2019 Torino Spazio211
16 febbraio 2019 Firenze Auditorium Flog
22 febbraio 2019 Pordenone Astro Club
02 marzo 2019 Bologna Locomotiv
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Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Il contenuto non è un articolo scritto dalla redazione di Nonsense Mag.
