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I turbamenti dei “Vent’anni” nel nuovo singolo dei Måneskin [Novità]

Venerdì 30 ottobre 2020 è la data che segna il ritorno della band italiana più irriverente e provocatoria che abbia conquistato le classifiche negli ultimi anni.

Vent’anni” è il nuovo singolo, disponibile in radio e su tutte le piattaforme digitali, di Damiano, Victoria, Thomas ed Ethan, in arte Måneskin.

La band, ospite della web serie “Star Walks – Quando il PArCo incontra la musica”, ha presentato in anteprima il singolo con una performance live nell’ineguagliabile scenario dei palazzi imperiali sul Palatino, un’esibizione senza pubblico in uno dei luoghi più iconici al mondo.

A distanza di due anni dall’album di debutto “Il ballo della vita”, doppio disco di platino, i Måneskin ritornano sulla scena in grande stile con un brano diretto e introspettivo che dà il via a una nuova fase del gruppo.

Scritta dai Måneskin e prodotta con Fabrizio Ferraguzzo, “Vent’anni” è una rock ballad cruda e contemporanea scritta in forma di lettera aperta in cui si intrecciano i pensieri di Damiano con quelli del suo alter ego più maturo, dando vita a un dialogo che vuole incoraggiare i ventenni spesso già disillusi sotto il peso dei giudizi e delle incertezze sul futuro.

“Ho scritto quello che io stesso avrei voluto sentirmi dire da qualcuno più adulto ora che ho vent’anni” racconta il cantante. Parole rivolte ai coetanei, ma che fanno ricordare anche a chi ventenne non lo è più quanto “farà male il dubbio di non essere nessuno”, quanto a quell’età faccia paura, ma allo stesso tempo sia naturale sbagliare, spinti dal desiderio di fare qualcosa di grande perché “sarai qualcuno se resterai diverso dagli altri”.

Un appello lanciato con la canzone che vuole arrivare dritto al pubblico, in particolare alla Generazione Z cresciuta a pane e social dove l’apparenza, l’essere quello che non si è e l’hating sono spesso fonte di grande ansia. Dove si sente l’impossibilità di vivere un amore liberamente seguendo le proprie inclinazioni per colpa di stereotipi e pregiudizi.

Al brano si accompagna un video manifesto dove la formazione esprime le proprie paure, ma al contempo anche la voglia di esprimere la propria personalità liberamente.

Abbiamo partecipato alla conferenza stampa di presentazione del singolo, raccogliendo alcune delle dichiarazioni della band:

Suonare nei Fori Imperiali è stata un’esperienza assurda. Questo è un testo che parla della nostra visione e della nostra esperienza dei vent’anni, età molto particolare e delicata. L’obiettivo di questo testo è quello di accorciare il gap generazionale, portando alla luce quelle che sono le emozioni e sensazioni che, indipendentemente dalla generazione di cui si fa parte, a nostro avviso sono universali quando si attraversa quest’età e possono accomunare tutte le generazioni.”

 

Parlando di come è nato il brano e di questi mesi di lockdown la band spiega:

Dal punto di vista musicale è nato in modo particolare, perché quando abbiamo iniziato a scriverlo eravamo in lockdown e non ci siamo potuti vedere né abbiamo potuto suonare e comporre tutti insieme, ma abbiamo provato a trovare dei metodi alternativi per lavorare. Questo brano, in particolare, è nato da Thomas, che aveva mandato il giro di chitarra sul nostro gruppo di Whatsapp. Damiano casualmente aveva scritto un testo che si collegava perfettamente al giro e così ha iniziato a prendere forma. Poi, appena è finito il lockdown e siamo riusciti a rivederci, abbiamo subito unito tutti i riff che avevamo scritto durante la quarantena. È stato bellissimo ricongiungerci e questo brano è stato il primo a prendere vita.

“Nel periodo della quarantena abbiamo creato ognuno un proprio home studio, eravamo tutti concentrati nel mandarci nuove idee e nuovi spunti, cercando di sfruttare al nostro meglio questo momento. Poi, quando ci siamo rivisti, che poi era ciò che ci mancava, lo stare tutti insieme a scrivere e comporre, ci siamo chiusi sulla realizzazione di questo pezzo e non ci siamo posti nessun tipo di limite, soprattutto riguardo alla sua durata, non ponendoci neanche il problema di rispettare i canoni della musica di oggi. Infatti è un pezzo lungo, di 4 minuti e venti, con l’assolone di chitarra. Abbiamo riportato in auge gli assoli che non si sentivano da tempo. Fateci l’abitudine perché continueremo su questa strada!”

 

Un brano che racchiude anche la loro esperienza a Londra:

“Ci ha portati su questa strada anche l’aver fatto tantissimi concerti in questi anni e l’essere concentrati nella dimensione live, a cui deve aggiungersi la nostra esperienza a Londra, dove ogni giorno andavamo a concerti di 3 band diverse, dove il livello è altissimo e la cultura della band rock è molto radicata. Ci sono migliaia di band e questo ci ha molto ispirati e ci ha fatto prendere più consapevolezza del nostro suono e dei nostri strumenti. Abbiamo studiato tantissimo e abbiamo cercato di lavorare sul nostro sound come gruppo. La cosa che volevamo far emergere era l’idea strumentale del power trio, di far sentire i tre strumenti che suonano senza sovrastrutture o produzione elettronica, di creare un suono crudo, di riportare in studio il suono che abbiamo nei live.”

“Il pezzo mostra un sound molto analogico, un lavoro molto accurato per far suonare il trio, a cui poi la voce ha dato un surplus. In questo modo abbiamo portato la nostra dimensione live, che è quella a cui siamo più legati, all’interno dello studio di registrazione.”

“Vent’anni” è una canzone che il gruppo dedica alla propria generazione, un messaggio carico di libertà e di voglia di lasciare il segno. Ad accompagnare l’uscita del brano, il fotografo Oliviero Toscani firma la campagna di lancio ritraendo la band con un’immagine che vuole essere un messaggio forte, senza filtri: liberarsi dalle sovrastrutture ed essere autentici, se stessi, senza veli inutili. “Libertà non vuol dire essere liberi di fare ciò che si vuole. – riflette Oliviero Toscani – Io, per esempio, mi sento libero quando sono incatenato a un progetto, perché in quel momento mi libero di tutti i miei complessi e limiti. Ecco, per me essere libero è liberarsi dei complessi, non aver paura di sbagliare, di ricominciare, vuol dire essere libero di rimettere tutto in discussione.”

La band presenta così la collaborazione: “Per questo progetto abbiamo voluto legarci a Oliviero Toscani. L’idea nasce dal fatto che le foto e le campagne di Toscani hanno sempre scatenato una grossa discussione tra il pubblico e sono sempre andate a toccare temi conciliabili con quelli che vogliamo trattare e che ci stanno a cuore. È stata un’esperienza molto importante, lui ha una personalità molto forte e c’è stato un bellissimo scambio tra di noi. Insieme siamo riusciti a tirare fuori un manifesto che ci rappresenta e che rappresenta in maniera molto potente il messaggio che vogliamo veicolare.”

 

“Quello che volevamo esprimere con questa foto era l’idea di un amore privo di limiti e di pregiudizi, proprio per questo ci siamo voluti mettere a nudo e spogliarci di ogni sovrastruttura, eravamo molto naturali e crudi. Questo abbraccio tra tre uomini e una donna, tra noi quattro, voleva simboleggiare una libertà sessuale, del proprio corpo, che è la libertà individuale di amare chi si vuole, senza nessun blocco o pregiudizio, libertà intesa come voler dire che tutto va bene, che ognuno può amare chi vuole. Siamo riusciti così ad unire due mondi, musica e fotografia. Avendo di fronte una personalità forte come quella di Oliviero Toscani, iconica per l’unicità delle sue fotografie. Capire di avere lo stesso obiettivo, ci ha aiutati a trovare anche dei temi in comune e grazie all’incrocio degli sguardi, ci ha aiutato a raggiungere l’obiettivo di fare passare il nostro messaggio in modo intenso e diretto.”

Iniziando a esibirsi live da giovanissimi nelle strade di Roma, i Måneskin con la loro straordinaria carica hanno velocemente conquistato il pubblico, spazzando via stereotipi di genere, mescolando influenze e stili in un mix originalissimo e unico, arrivando a collezionare con il primo tour 67 date sold out in Italia e in Europa, oltre a 14 dischi di platino e 5 dischi d’oro.

 

La puntata della web serie “Star Walks – Quando il PArCo incontra la musica” con protagonisti i Måneskin, dal titolo “Venti anni al Palatino”, sarà trasmessa online il prossimo 2 novembre sul canale Youtube del Parco archeologico del Colosseo.”

 

 

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Egle è avvocato e appassionata di musica. Dirige Nonsense Mag e ha sempre un sacco di idee strambe, che a volte sembrano funzionare. Potreste incontrarla sotto i palchi dei più importanti concerti e festival d'Italia, ma anche in qualche aula di tribunale!

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