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Jennifer Gentle

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Jennifer Gentle, dietro la maschera [Review]

Dopo un lungo silenzio, tornano finalmente sulle scene i Jennifer Gentle, interrompendo un’attesa durata ormai sette anni. Tanto tempo separa “Jennifer Gentle”, l’omonimo album del ritorno, dal precedente “Concentric”, e basta un rapido sguardo all’artwork dell’album per capire che la band patavina ha ancora molte cose da dire: un’inquietante maschera cerea dalle labbra scarlatte sembra preannunciare un nuovo approccio formale ed estetico per la band di Marco Fasolo, come dimostra già una lunga tracklist di diciassette brani, il doppio rispetto agli standard cui i JG ci hanno abituato nelle precedenti release.

La principale impronta musicale dell’album è quella psych-rock a cui la band ci ha abituato in passato, anche se ad emergere in maniera più preponderante è una vena pop british-style che ci riporta alla fine degli anni ’60: gli amati Pink Floyd del periodo di Syd Barrett ma anche i Beatles del white album (sembrano essere la principale fonte d’ispirazione per i Jennifer Gentle, che in questo corposo ed inatteso ritorno hanno ben modo di sbizzarrirsi fra divagazioni psichedeliche ed amabili melodie pop.

Appoggiato da una nuova formazione composta da Diego Dal Bon, Carlo Maria Toller, Alessio Lonati, Kevin Magliolo e Carlo Poddighe, Marco Fasolo mostra di aver fatto tesoro delle sperimentazioni effettuate negli ultimi mesi con gli “I Hate My Village” realizzando un album capace di stupire ad ogni traccia: se il singolo “Guilty” aveva difatti colpito per le sonorità dance ed il groove inusuale per i JG, la freschezza di brani squisitamente brit come “Beautiful Girl” o le beatlesiane “Only in Heaven” e “More Than Ever” ci conferma come la band sia stata capace di reinventarsi e trovare un’ispirazione invidiabile, grazie ad un album poliedrico che non annoia e anzi si diverte a sorprendere l’ascoltatore.

Tuttavia, a questi brani deliziosamente pop e solari  i Jennifer Gentrle si divertono ad interporre intermezzi dal gusto assai teatrale (“Argento” e “Spectrum”) o ancora epiche divagazioni nel mondo della psichedelia barrettiana più oscura e straniante (“Where Are You”, “Swine Herd”). Giocando a riattualizzare queste sonorità, seppur mantenendo volutamente un piacevole gusto retrò, i  Jennifer Gentle compiono il loro ritorno con un’opera intrigante dotata di una doppia anima, in cui al pop brillante fa da contrappunto una psichedelia cupa e notturna. A Marco e soci il grande merito di aver fatto coesistere in maniera perfettamente bilanciata queste due istanze, che si completano a vicenda in un questo meraviglioso tao musicale.

 

Tracklist:ite album

  1. Oscuro
  2. Just Because
  3. Beautiful Girl
  4. Love You Joe
  5. Temptation
  6. Guilty
  7. Argento
  8. Only in Heaven
  9. Do You Hear Me Now?
  10. You Know Why
  11. What in the World
  12. More Than Ever
  13. My Inner Self
  14. Swine Herd
  15. Spectrum
  16. Where Are You
  17. Theme
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