PMI
L’associazione Produttori Musicali Indipendenti
Martedì 20 maggio ha festeggiato
20 ANNI DI ATTIVITÀ
con una giornata dedicata agli incontri
tra i protagonisti dell’industria
e alla musica live con:
Diodato, Cristiano Godano
Fast Animals and Slow Kids, Vale LP e Lil Jolie,
Alex Wyse, Gima
L’evento dell’Associazione dei Produttori Musicali Indipendenti (PMI) si è svolto martedì 20 maggio 2025 presso la Cascina Nascosta di Milano in occasione dei vent’anni dell’associazione, che rappresenta oltre 140 etichette italiane, con una quota complessiva dell’intero mercato discografico superiore al 25%.
Durante la giornata, dedicata agli operatori e ai media di settore, si sono tenuti due panel di confronto tra rappresentanti di importanti etichette indipendenti, focalizzati sul ruolo e sulle sfide della produzione musicale indipendente in Italia, volti a raccontare il passato, il presente e il futuro delle etichette indipendenti e non solo.
Il primo incontro, “Indipendenti per davvero: valore, business e identità delle etichette oggi”, ha visto la partecipazione di Claudio Ferrante (CEO Artist First), Luca Cecchi (Label Director Nar International) e Tommaso Fobetti (Founder e General Manager Undamento), moderati da Davide Poliani (Rockol). Sono stati approfonditi aspetti quali i modelli di business alternativi allo streaming, la sostenibilità economica, l’identità artistica e i rapporti con la nuova filiera digitale. Si è sottolineato come oggi le etichette indipendenti debbano concentrarsi su una selezione accurata degli artisti e accompagnare la crescita creativa evitando le logiche di produzione di massa e sfruttamento degli algoritmi delle piattaforme. Al centro del confronto, i modelli di business alternativi allo streaming, che integrano live, merchandising e una gestione più snella e modulabile delle risorse. È stata posta al centro dell’attenzione l’importanza di costruire percorsi su misura per ogni artista, valorizzandone l’unicità, anziché piegarsi alla logica degli algoritmi. Si è riflettuto anche sul potenziale dell’intelligenza artificiale come strumento creativo e sul rischio di omologazione portato dai meccanismi social. A tal fine è stata riscontrata l’importanza del fare rete per adattarsi ad un mercato sempre in rapida trasformazione.
Il secondo panel, “Tra piattaforme, algoritmi, AI e vecchie sfide, come sta cambiando l’industria musicale?”, ha affrontato i temi della trasformazione digitale, l’impatto dell’intelligenza artificiale e delle nuove dinamiche di promozione e relazione tra artisti, pubblico e piattaforme. Ha visto protagonisti Carla Armogida (Artist Manager Exit Music Management), Dario Giovannini (Managing Director Carosello Records) e Alessandro Massara (Presidente Universal Music Italia) evidenziando la necessità di regolamentazione e attenzione agli aspetti legali ed etici, ponendo l’accento sui cambiamenti profondi che stanno ridefinendo l’industria musicale, trasformando radicalmente il concetto di carriera artistica. È emersa la necessità di lavorare su un numero più contenuto di artisti per garantire percorsi più autentici e duraturi.
A conclusione dei lavori, l’evento si è chiuso con un dj set di GIMA e uno showcase acustico con la partecipazione di artisti di rilievo quali Diodato, Cristiano Godano, Fast Animals and Slow Kids, Vale LP, Lil Jolie e Alex Wyse.
L’iniziativa ha rappresentato un momento di bilancio sui primi vent’anni di PMI, oggi associazione di oltre 140 etichette italiane che coprono più del 25% del mercato discografico nazionale, e si è posta come spazio di riflessione attuale e prospettica sulla centralità della produzione indipendente nel contesto culturale italiano.
Articolo a cura di Egle Taccia
