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L’ultima festa del tour invernale dei Fask non poteva che essere a Catania! [Report]

Vi racconto di una sera, il 30 dicembre, a Catania, di un concerto bellissimo, della chiusura di un tour, di quelle sere in cui ti diverti e non sai che il giorno dopo qualcosa di bruttissimo accadrà e distruggerà i cuori di tutti gli appassionati di musica.

 

Il concerto dei Fast Animals and Slow Kids al Land di Catania, tenutosi il 30 dicembre 2024, è stato un evento carico di energia e passione. Nell’ultima tappa del “Festa Tour 2024”, la band perugina ci ha accolto nelle stanze del suo hotel, aprendo di volta in volta una delle sue camere e facendoci sbirciare dentro. Durante la serata, la formazione ha dimostrato ancora una volta di essere una delle realtà più vibranti dell’indie rock italiano e di aver scritto negli anni brani che restano sempre attuali e nei quali ci si può riconoscere, perché universali e capaci di toccare le corde dei nostri cuori.

 

Il pubblico catanese ha accolto Aimone Romizi e compagni con entusiasmo, quando saliti sul palco hanno recitato il loro mantra “Siamo i Fast Animals and Slow Kids e veniamo da Perugia!”, trasformando la serata in una celebrazione collettiva. La scaletta ha alternato brani storici e pezzi più recenti, mantenendo alta l’intensità per tutta la durata dello show. Il Land si è riempito di cori e applausi, confermando il forte legame tra i Fask e i loro fan siciliani, che sin dal primo live, tantissimi anni fa, li seguono con un entusiasmo e un calore che vengono riservati a pochi artisti, quasi come se sul palco ci fossero i loro amici e non una delle formazioni più interessanti della scena rock alternativa italiana.

 

Si parte con “Una Vita Normale” e “Quasi l’universo”. Ci dicono che “per ogni strada in salita c’è un mare che ci aspetta. Catania ci siamo!” e si va avanti con “Come un animale” ed il brano perfetto per tutte quelle volte in cui abbiamo detto “hai proprio ragione tu!” “Come no”, seguita da “Riviera crepacuore”. Aimone arriva a Catania con la mano infortunata e chiede al pubblico come va, rispondendosi che loro sono stati sicuramente meglio. “Anche se può sembrare offensivo (ha il dito medio steccato), sono i legamenti”. Il brano successivo racconta di quando lui e Daniele Ghiandoni cercavano un lago che si forma per pochissimo tempo e pensavano che le cose belle durano poco, ma solo nella realtà, perché se le piazzi nel cervello diventano lo scudo contro la realtà! Chiaramente il pezzo introdotto da questo racconto non può che essere “Lago ad alta quota”.

In questo concerto catanese c’è tutta l’emozione da ultima data. “E’ stato un tour duro, ne sono successe tante, su dieci date sono stato male in nove, ma in ogni città troviamo qualcuno che canta le nuove canzoni. Capisci solo ai concerti cosa succede davvero quando esce un disco.”

Il concerto prosegue con “Canzoni tristi” e la dedica di “Stupida canzone” a chi sta cercando il proprio posto nel mondo: “Questo posto esiste, bisogna crederci!”

È il momento di “Brucia” e di un’altra chiacchierata col pubblico: “Ormai per poche ore, circa dieci anni fa, abbiamo scritto un disco che si chiama Alaska, ci piacerebbe solo per un attimo tornare indietro nel tempo…”. È il momento di “Coperta” e di “Come reagire al presente”.

Il momento strumentale viene anticipato da una richiesta di Aimone: “Questa parte è il momento sballo totale in cui vorrei farmi un giro. Amici del bar, posso venire a farmi un Gin Tonic?” E così scende tra il pubblico e va a prendere da bere. “Animali notturni”, “Torna”, “Annabelle” e “Dimmi solo se verrai all’inferno” portano ai bis.

Si canta fortissimo, sovrastando la band, su “Festa”, “Cosa ci direbbe”, “Non potrei mai”.

“Ci siamo, questo è l’ultimo pezzo, siamo anziani e stanchi. Ultima data del tour! Ci abbiamo messo 3 anni a fare questo disco, nessuno lo fa più, noi lo facciamo perché sappiamo che quando andremo in giro qualcuno verrà ad ascoltarci, pensiamo solo alla musica. Quello che vedete è frutto di un enorme lavoro che facciamo mesi prima”. È il momento dei ringraziamenti per tutti coloro che lavorano dietro le quinte e non vanno mai dimenticati. “Ci siamo accorti che chi ci viene ad ascoltare è un appassionato di musica. Scegliete le persone migliori con cui stare bene e godere dell’arte!”

Tutto finisce con “Forse non è la felicità”.

 

Con una performance impeccabile e una presenza scenica magnetica, i Fast Animals and Slow Kids hanno chiuso il 2024 con un concerto memorabile, lasciando il pubblico con la promessa di nuove emozioni nel futuro.

 

Report a cura di Egle Taccia

Written By

Egle è avvocato e appassionata di musica. Dirige Nonsense Mag e ha sempre un sacco di idee strambe, che a volte sembrano funzionare. Potreste incontrarla sotto i palchi dei più importanti concerti e festival d'Italia, ma anche in qualche aula di tribunale!

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