Cominciato ieri dal Capanno17 di Prato il tour di Maru, che si prepara a presentare in tutta Italia il suo Zero Glitter, il nuovo album uscito per Bravo Dischi. (Ascoltalo qui: https://spoti.fi/2TAdWlc). Una serie di live pieni di energia ed emozioni, dove la giovane cantautrice con leggerezza e ironia vuole gridare al pubblico il segreto della felicità: accettarsi e lasciarsi accettare.
Queste le altre date del tour organizzato da WERO Eventi: il 24 gennaio al Cortile Cafè di Bologna, il 26 gennaio allo Spazio 211 di Torino, il 30 gennaio allo Sherwood Open Live di Padova, il 31 gennaio all’Ohibò di Milano e il 2 febbraio a Le Mura di Roma.
Anticipato dal singolo Giorgia e prodotto da Fabio Grande (Colombre, Joe Victor, Mai Stato Altrove), Zero Glitter rispecchia senza veli l’anima di Maru: fiabesca e lieve ma al tempo stesso forte e determinata.
Un album frutto di anni di incessante lavoro sui testi, di idee che frullano per la testa e che hanno trovato finalmente la forma perfetta di precipitare su carta e corda.
Ho cominciato a scrivere di alcune cose perché non riuscivo a esprimerle in altro modo, racconta Maru. E’ stato tutto molto naturale, per me. Fin da piccola sono cresciuta in mezzo alla musica, mio padre suonava, avevo strumenti musicali al posto dei giocattoli.
Ora Maru, al secolo Maria Barucco, è cresciuta, i semi piantati nella sua infanzia sono fioriti e i frutti di anni di amore per la musica sono pronti per essere colti: otto tracce tutte scritte di suo pugno e strappate dalla sua storia personale, affrontate con quella leggerezza e ironia che la contraddistingue.
La differenza tra questo e il disco precedente è che, mentre prima volevo concentrarmi soprattutto su me stessa, ora la mia attenzione si è spostata anche sugli altri. “Zero Glitter” ha una spinta creativa diversa: io ho accettato a pieno me stessa, e con questo album voglio convincere gli altri a farsi avanti, a dichiararsi. Voglio dirgli: “Ti stai nascondendo dietro al niente, ma io so chi sei”.
Parlare di tematiche importanti e delicate ma in molto festoso, mai pesante. Fare quasi della politica, ma senza prendersi mai troppo sul serio. Avere l’onestà di essere senza filtri, di parlare di amore tra donne, perchè è quello che si è vissuto. Io mi sono sempre innamorata di donne, e per questo scrivo di quello.
Un nuovo corso e una nuova maturità che le spalancano le porte del mondo adulto dell’indie pop italiano, un ambiente che del resto, Maru, nonostante la giovanissima età, frequenta già da un po’, dividendo il palco con artisti del calibro di Motta, Canova, Colapesce, Ex-Otago e tanti altri.
Un’adolescenza segnata dal punk-rock, una passione per The Strokes, MGMT e i Phoenix, un amore per la buona scrittura del cantautorato italiano contemporaneo di Colapesce, Colombre e Maria Antonietta: Maru assorbe le più svariate influenze musicali e rielabora i suoi ascolti in un prodotto tutto suo, senza sentire il bisogno o la necessità di imitare qualcuno o inseguire qualcosa, se non se stessa.
Dal punto di vista musicale, “Zero Glitter” nasce voce e ukulele, strumento da sempre punto di riferimento di Maru, oppure voce e chitarra (nel caso di “Ordine” e “Lunedì è mattina”). Un mondo delicato e intimo che, grazie al prezioso aiuto di Fabio Grande, il primo entusiasta fan della cantautrice, in una decina di giorni chiusi in sala registrazione, si è trasformato in un universo più elaborato e complesso, dove lo strumento hawaiano non è protagonista assoluto ma regala un tocco di solarità a una composizione musicale più ampia in cui sono presenti i sintetizzatori, le tastiere e la batteria suonata da Francesco Aprili.
Ogni brano riflette un piccolo ma importante tassello della sua vita, presentando un universo dalle più varie sfumature di colore, a 360 gradi.
BIO
Maru, al secolo Maria Barucco, è nata a Siracusa e ha studiato liuteria a Cremona. Scrive canzoni dal 2012 ed ha alle spalle un disco self-titled prodotto in collaborazione con Davide Di Rosolini. Zero Glitter, titolo del nuovo disco di Maru, in uscita a novembre per Bravo Dischi, è un invito ad accettarsi e dichiararsi per quello che si è, senza tanti giri di parole. L’album è stato prodotto da Fabio Grande (Joe Victor, Mai Stato Altrove, Colombre) presso la Sala Tre de Gli Artigiani Studio ed è stato masterizzato da Giovanni Versari.
LE PRIME DATE DEL TOUR
5 gennaio – Prato, Capanno17
Via Genova 17, 59100 Prato
24 gennaio – Bologna, Cortile Cafè
Via Nazario Sauro 24/A, 40121 Bologna
26 gennaio – Torino, Spazio211
Via Cigna 211, 10155 Torino
30 gennaio – Padova, Sherwood Open Live
Vicolo Pontecorvo 1/A, 35121 Padova
31 gennaio – Milano, Circolo Ohibó
Via Brembo ang. Via Benaco 1, 20139 Milano
2 febbraio – Roma, Le Mura
Via di Porta Labicana 24, 00185 Roma
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Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Il contenuto non è un articolo scritto dalla redazione di Nonsense Mag.