Si può diventare adulti in un’illusione costruita nell’infanzia?
È ciò che accade a Mario, giovane avvocato, fuggito dalla perdita della madre e dalla Reggia di Caserta, in cui è nato e cresciuto.
L’occasione di capire che la realtà è molto più facile e complessa di come appare agli occhi di un bambino, viene fornita da un incidente capitato all’anziano padre, custode del parco della Reggia.
Lo sgradito e doveroso ritorno, coinvolge il giovane uomo in una serie di vicissitudini che lo portano al disvelamento di una verità sgradevole, tenuta nascosta da chi è rimasto per evitargli un dolore maggiore.
Posto davanti alla realtà delle circostanze, banale e semplice, eppure complessa come il vissuto che ogni essere umano si porta dentro, sta a Mario decidere se diventare davvero adulto.
Un libro che trascina nelle paure di Mario, che fa riflettere, è giusto nascondere la verità ad un bambino? Farlo crescere in un mondo di menzogne?
La scrittura è incalzante e coinvolgente e accompagna il lettore ad un finale aperto, che lascia alla fantasia individuale diversi scenari possibili, perché non si ha fretta di lasciar andare un buon amico.
Recensione a cura di Merilisa Canali