E’ incredibile constatare come un autore del calibro di Edgar Allan Poe non sia praticamente mai stato al centro di un’opera così completa come quella di Franco Pezzini, recentemente edita da Odoya.
Il suo: ‘Edgar Allan Poe. La Camera Pentagonale’ è solo il primo di una serie di tre volumi dedicati allo scrittore statunitense. Pezzini non abbandona l’inconfondibile stile che lo ha reso uno degli autori più amati della casa editrice bolognese, nemmeno in questa occasione. La narrazione parte dall’infanzia dello scrittore e si ferma poco dopo la pubblicazione di ‘Gordon Pym’ e lo fa senza risparmiare aneddoti, fatti e colpi di scena davvero unici nel loro genere, fino ad arrivare alla conturbante ‘Ligeia’. La dinamica è pop ma senza mai perdere il filo conduttore. Poe è approcciato tessendo paralleli inediti con quelle che furono le correnti artistico-letterarie dell’epoca, senza dimenticare le influenze ancor oggi ‘palpabili’ sulla narrativa contemporanea mondiale.
Da anni, Franco Pezzini è a capo della Libera Università dell’Immaginario, attività che l’ha visto protagonista di una serie di incontri letterari, molti dei quali sfociati nella pubblicazione delle sue opere. Non dimentichiamo, infatti (e perché no, immaginiamoli vicini sulle nostre scrivanie) le recenti pubblicazioni dedicate al ‘Frankenstein’ di Mary Shelley o ‘Victoriana’, sorta di dizionario sul periodo storico atto a soddisfare qualsiasi palato e curiosità.
Il consiglio è, quindi, quello di partire per un vero e proprio viaggio di scoperta, un grand tour che vi porterà con facilità da una parte all’altra dell’Oceano, grazie a pagine di mirabile splendore.
Recensione a cura di Emanuela Borgatta Dunnett
