The Taan Trio è il nuovo progetto jazz guidato da Alberto Turra, al quale si aggiungono William Nicastro e Stefano Grasso. Dopo il tour di “It Is Preferable”, che ha visto il trio esibirsi in parecchi concerti tra l’Italia e New York, si è fatto sempre più vivo il desiderio di rendere tangibile il potere dell’improvvisazione e della forza comunicativa scaturita da esso. Ecco quindi che, complice un concerto in un’incredibile venue, studio di registrazione e spazio artistico, l’Easy Nuts Lab, si è deciso di dare vita al disco Live at Easy Nuts Lab.
Cinzia Canali ha intervistato Alberto per parlare di questa nuova avventura.
Dovessi trovare un aggettivo per descrivere la sinergia creata tra te, William e Stefano, quale sceglieresti?
Medianica. Spesso ho la sensazione di relax, sicurezza e confort che ho suonando da solo, c’è un’intesa che ha del sovrannaturale, a mio modesto parere William e Stefano sono dei musicisti pazzeschi.
Un album, registrato dal vivo, che unisce il jazz all’elettronica, una musicalità incredibile, ritmo trascinante e, diciamolo, un’attitudine per molti versi rock’n’roll. Cosa ti rende più fiero di questo lavoro?
Tutte le cose che hai elencato e aggiungerei la spregiudicatezza di affrontare qualsiasi spazio con la sicurezza tipica di chi si fida ciecamente dei propri compagni di viaggio. È una sensazione rara e una cosa molto preziosa.
Il disco è stato presentato al Teatro della Contraddizione a Milano, sono già pronte altre date?
Certo, 26 marzo Masterclass a Rovereto, 27 live, ancora a Rovereto, al Loco’s bar, 4 aprile suoneremo al Macao di Milano, 30 aprile alla Corte dei miracoli, sempre a Milano e ci sono molte altre date in arrivo. Ah, saremo anche al Festival Jazz di Vitoria in Spagna il 16 luglio.
A proposito di live, in questo momento, in Italia, quanto è complesso trovare locali di piccola-media grandezza nei quali suonare?
Molto complesso ma non disperato, lo sbattimento è grandissimo ma con sufficiente pazienza ci si riesce.
Stai già lavorando a nuovi progetti?
Sì, l’11 aprile esce un nuovo disco in duo che si chiama PAPA LEGBA IS OUR SENSEI di jazz core detto “devozionale”, sono in tour come guest con il nuovo trio di TODD CLOUSER, poi mi aspetta il tour del nuovo disco “Acini” di PAOLO (SAPORITI), lavoro al nuovo disco “Crossroad Blues” di ROSARIO DI ROSA e si stanno avviando altre collaborazioni che hanno tutta l’aria di rivelarsi sorprendenti.
Domanda Nonsense: quella volta in cui avresti volentieri abbandonato il palco?
Entrambe le volte in cui mi sono trovato a suonare in playback, è una cosa che mi mortifica a livelli inauditi.