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No New – “Bisolare”, il nuovo disco di Defolk

Uscito su etichetta MaiOhm Records, Bisolare è il nuovo album di Defolk, nome d’arte di Vincent Migliorisi, musicista e polistrumentista siciliano. Il disco, nato dal successo di una campagna di crowdfunding lanciata su Musicraiser, è un viaggio tra esperienze di vita ed incontri artistici, raccontati con piacevole ironia.

In “Bisolare” sei riuscito a raccontare le amarezze della vita con quell’ironia necessaria per riuscire a digerirle. È stato difficile?

Più che la difficoltà, sono stati molto lunghi i tempi necessari a somatizzare (parola che mi è tanto cara) il passaggio di un’epoca con i suoi cambiamenti, quello della mia età, ma soprattutto delle mie esigenze, almeno dal punto di vista letterario. La verità è che è stato difficile domare i diversi caratteri che vivono in me. In Bisolare ne ho sintetizzati almeno due. Mi sembra un ottimo risultato.

All’interno dell’album sono presenti due featuring, uno con Luca Madonia in “Si dimentica”e un altro con Alì in “Le cose cambieranno”. Che esperienze sono state?

Sono cresciuto a pane e wave. Smiths, Talking Heads, The Cure , U2. In Italia c’erano i Litfiba, ma era un vanto tutto siciliano avere i Denovo. “Venuti dalle Madonie a cercar Carbone” oltre che essere il titolo di un disco che reputo immenso, è un gioco di parole che un appassionato come me non può dimenticare.

Proprio con Toni Carbone avevo già avuto il piacere di lavorare ai tempi de “La Casbah” (band del ragusano in cui Vincent ha militato, ndr), ma pensavo già da tanto a Luca Madonia per un brano del mio disco, perché ammiro da sempre il suo elegante percorso artistico. Io avevo pensato a “Spoiler”, ma è stato lui stesso a voler cantare “Si dimentica”, probabilmente il brano più significativo dell’intero lavoro.

Con Stefano Alì è un discorso diverso; si tratta di un grande amico che stimo da sempre e con cui ho condiviso anche il palco in passato. Uno che è credibile quanto me nel cantare che presto, – le cose cambieranno -.

È uscito da poco il video di “Spoiler”, secondo singolo estratto: l’allegra accettazione del finale comune a tutti, nessuno escluso…

Segnato fin dalla nascita con un nome inglese (ma questa è un’altra storia), ho sviluppato una certa avversione per le parole anglofone.
Spoiler è probabilmente il termine più abusato nella comunicazione dei nostri tempi. Avevo già intenzione di demolirlo. Poi tempo fa lessi di un tizio in California, un padre di famiglia, che per completare una  rarissima collezione di fumetti si era indebitato talmente tanto, da decidere di togliersi la vita. Robe da cronaca vera, lo so, ma è la quotidianità con le sue preoccupazioni e le sue consuetudini a distrarci dal “finale” per eccellenza, quello che in realtà conosciamo tutti, la serie Tv che viviamo ogni giorno.

Che colore assoceresti a “Bisolare”?

Esattamente quelli che Alessandro Corradi ha realizzato per la copertina del disco. La perfetta trasposizione visiva della mia idea musicale: il giorno e la notte, due diversi aspetti cromatici, un sole diurno e uno notturno invece che la luna.

Nella tua carriera hai fondato e sciolto diverse band, suonato con diversi artisti, composto colonne sonore, ora la prova da cantautore con lo pseudonimo di Defolk. Come ti senti in questi nuovi panni?

Sto cercando di capirlo meglio anch’io. In realtà sono stato quasi sempre fondatore, autore o produttore dei progetti in cui ho suonato e spessissimo canto ciò che scrivo: questo basta per definirmi Cantautore? Nel 2005 avevo anche fatto un disco (Tempi migliori), che per motivi editoriali non ha mai visto la luce e che oggi, posso dire, non mi rappresenta. Bisolare invece sì. È esattamente ciò che sono, almeno ciò che ero un anno fa. Nel frattempo ho fatto tante altre cose: dischi per altri artisti, colonne sonore, teatro, tour. Forse è il momento che ha scelto me e non viceversa.

A proposito di tour: dopo la data di presentazione dell’album al Teatro Ideal di Ragusa, città di cui sei originario, sappiamo che stai per partire per una serie di date in giro per l’Italia. Dove potremo ascoltarti?

Partirò a giorni con un primo giro siculo-calabro: sarò l’8 marzo al Bounty di Crotone, il 9 all’Alkemist di Taurianova e il 10 al PuntoG di Caltanissetta.

A fine mese inizierà la “risalita” lungo lo stivale: il 22 all’Offen di Cosenza, il 23 all’MMB di Napoli. Il 25 avrò due date: suonerò nel pomeriggio all’Epicentro di Cessapalumbo dove avrò il piacere di condividere il palco con Gang e Cisco, ex voce dei MCR, e poi alla Taverna di Loro Piceno (MC) in serata. Ripartirò poi il 28 dall’Arci Zerbini di Parma, il 29 dagli Amici del Po di Monticelli (Pc), il 31 al Bar Portico di Castelnuovo ne’ Monti e l’1 aprile a Villa Colle, a Cesena.

Domanda Nonsense: se dovessi musicare una fiaba, quale sceglieresti?

Avendo 2 bimbi mi trovi abbastanza preparato in materia. Viola (la maggiore) era terrorizzata dalla regina matrigna de “I sei cigni”, la più sanguinaria e vendicativa di tutte le streghe, roba da far sembrare malefica un’impiegata delle poste. Tutt’altro che la solita favoletta! Fa paura anche a me questo capolavoro horror dei Fratelli Grimm.

E comunque, dopo aver ascoltato, “Un po’ condriaco”, vorrei sottolinearti che io la mononucleosi me la sono presa senza nemmeno aver dato il primo bacio!

La mononucleosi è comunemente detta “malattia del bacio”, ma non per questo il bacio è l’unica via di trasmissione. In realtà io l’ho avuta, ma a distanza di molti anni dal primo bacio. L’ipocondria è parte di un sistema malato, nel senso letterale della parola. La paura di ammalarsi è comune alla nostra società, ma si può combattere con l’ironia.

Non bisogna mai prendersi troppo sul serio, dando la giusta importanza ai segnali che ci manda il nostro corpo. Essere ipocondriaco è parte di me, me ne sono fatto una ragione, chi mi conosce lo sa e mi accetta così come sono. I miei amici, ad esempio, per il compleanno mi hanno regalato un buono per delle analisi cliniche. Sono o non sono avanti?!

Intervista a cura di Cinzia Canali

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Cinzia Canali nasce a Forlì nel 1984. Dopo gli studi, si appresta a svolgere qualunque tipo di lavoro, ama scrivere e ha la casa invasa dai libri. La musica è la sua passione più grande. Gira da sempre l'Italia per seguire più live possibili, la definisce la miglior cura contro qualsiasi problema.

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