È uscito a dicembre, per Garrincha Dischi, il disco d’esordio omonimo dei Loren, band fiorentina composta da Francesco Mucè (voce – piano), Marco Ventrice (chitarra), Giovanni Mazzanti (chitarra/programmazione), Riccardo Romei (batteria) e Gabriele Burroni (basso).
Firenze, la birra Moretti, la Playstation…cosa aggiungiamo per dare una vaga idea di chi siano i Loren?
I LOREN sono 5 ragazzi molto diversi tra loro, ognuno con una laurea diversa, ognuno con un’idea diversa di mondo. Il luogo perfetto per non annoiarsi. La birra Moretti, che riempie il frigo della nostra sala prove, e la Playstation sono un po’ dei rituali. Non siamo fanatici dei videogiochi, proprio per niente, ma durante le sessioni di registrazioni rispolveriamo una vecchia play 2 con i vecchi giochi e ci ricordiamo insieme di quanto fossimo impediti anche allora.
Qual è la genesi di questo disco?
Questo disco nasce dall’idea di coniugare principalmente due filoni: il cantautorato Italiano e gli arrangiamenti da gruppo (non quelli confezionati da un produttore terzo che poi te li invia tramite WeTransfer). È un disco ascrivibile al pop ma allo stesso tempo è molto eterogeneo negli arrangiamenti e nelle andature. Ci piacerebbe che si ricominciasse a pensare che cambiare atmosfere all’interno di un disco per far vedere più parti di sé sia un bene e non un male.
Raccontateci dell’idea di scrivere una storia attraverso tre video, partendo dal brano “Ci salveremo tutti”, passando per “Giganti” e finendo con “Blister”.
Con Adriano Giotti, il regista, avevamo in mente una storia che andasse contro le dichiarazioni di alcuni politici che volevano la famiglia omosessuale inesistente o di serie B. Un solo video ci pareva poco per esprimere un concetto così importante in questi anni così delicati e quindi ci siamo inventati una storia che durasse tre singoli e che attraversasse mezzo mondo.
L’album è stato registrato in tre studi diversi, il primo è stato lo Zoo Studio di Ligabue. Come avete conosciuto il rocker reggiano?
Luciano ci ha “scovato” durante il Rockcontest di Controradio, una storica e fondamentale manifestazione musicale fiorentina. Tramite questa, abbiamo avuto la possibilità di registrare la prima parte del disco nel suo studio. Incontrarlo di persona, nel suo contesto “domestico” e poterci scambiare opinioni un po’ a tutto campo è stato un grande privilegio. Non si costruisce un successo così grande per caso e quindi è stato super istruttivo capire un minimo come pensa un grande artista.
Parlando di live, ci sono date imminenti da segnalare?
Abbiamo annunciato le prime dieci date. Basta seguire i nostri canali per essere aggiornati su tutto. Non vediamo l’ora di andare un po’ in giro a toccare con mano quello che per ora è solo virtuale.
Domanda Nonsense: l’ultima volta che vi siete detti “da domani non bevo più”?
Questa ancora ci manca. Qualcuno di noi ha smesso di fumare almeno 5/6 volte, per poi ricominciare, ma lo smettere di bere non è mai venuto in mente a nessuno. Sicuri che si può?
Intervista a cura di Cinzia Canali
