Abbiamo incontrato i MONS una band indie-pop torinese che vanta esperienze in contesti come Collisioni Festival di Barolo, Teatro Ariston di Sanremo, Area Lounge di Casa Sanremo, Fiat Music di Red Ronnie, CET di Mogol, Hiroshima Mon Amour e Flowers Festival. “Non può piovere per sempre” è il titolo del loro album d’esordio, un disco che affronta temi forti quali la perdita, l’insicurezza e la precarietà. Il messaggio di fondo, però, come suggerisce il titolo, è un incentivo alla speranza e alla positività.
Cominciamo dalle presentazioni: chi sono i MONS?
I MONS sono Marco Capitanio alla voce, Marco Garbarino al basso, Alessandro Alloj alla batteria, Alessandro Crupi alla chitarra solista e cori e Andrea Colombo alla chitarra ritmica, tastiere e sintetizzatori.
“Fiato corto” è il vostro primo singolo: di cosa parla?
“Fiato Corto” parla di un tema difficile ma che tutti prima o poi nella vita devono affrontare: la perdita.
La musica in questo caso si è rivelata la compagna di vita che ha aiutato a uscire dal dolore e a superare una grossa perdita. “Fiato Corto” quindi è, da una parte, una sorta di liberazione personale, esternare i propri sentimenti per tornare a sorridere, e dall’altra un invito a rialzarsi, ad andare avanti nonostante le difficoltà.
Come definireste la vostra musica?
Autentica. La nostra musica parla di noi, del vissuto di 5 ragazzi ventenni, delle gioie e dei dolori che possono provare un ragazzo o una ragazza di vent’anni, la musica permette di riflettere sulla vita, di gettare su un foglio bianco ciò che ci accade ogni giorno e ricavarne testi, melodie, giri armonici…
La nostra musica è questo.
“Non può piovere per sempre” è il vostro album d’esordio: cosa c’è dentro?
L’album tratta varie tematiche che vanno dall’amore, alla frenesia della società odierna, alla ribellione, alla perdita. Il nostro messaggio, con questo album, vuole essere quello di rialzarsi sempre, cercare di vedere il lato positivo delle cose anche quando sembra tutto nero e cupo, non darsi mai per vinti, ma prendere in mano la propria vita.
Domanda Nonsense: visto il momento storico che stiamo vivendo a causa del CoronaVirus, in che modo una band può comunque, e nonostante tutto, portare avanti i propri progetti musicali? Come vi siete organizzati?
Questa emergenza sanitaria è come se avesse messo in pausa le nostre vite e le nostre carriere di artisti, la cosa, secondo noi, può essere sfruttata a proprio vantaggio per lavorare su nuovo materiale da proporre e rimaneggiare vecchie idee lasciate a metà. Noi MONS abbiamo fatto uscire una “home edition” di Fiato Corto suonata da ognuno nelle proprie case e stiamo proponendo una serie di cover su Instagram il venerdì con l’hashtag #venerdìconiMONS per stare vicini al nostro pubblico e continuare, per quanto possibile, la nostra vita artistica.
A cura di Laura De Angelis