HOME VENICE FESTIVAL, LA MUSICA E’ TORNATA A VENEZIA
ORA DECOLLA IL PROGETTO DECENNALE A SAN GIULIANO
Oltre ventimila presenze nei tre giorni di evento, quasi cento band live.
La “data zero” per il festival a Mestre ha messo in mostra una macchina organizzativa eccezionale:
area in totale sicurezza, mobilità e parcheggi hanno funzionato al meglio, fan scatenati persino sotto la pioggia.
L’edizione segna l’avvio di un progetto decennale che vedrà impegnati gli organizzatori di Home, il Comune di Venezia ed il suo braccio operativo VeLa SpA nello sviluppo dell’evento sia in termini artistici sia a livello di logistica e di integrazione con il territorio metropolitano. Il tutto grazie agli interventi in corso di realizzazione al Parco San Giuliano, che hanno gettato le basi per rendere disponibile un’area attrezzata per ospitare i grandi eventi internazionali.
Le attese erano altissime e per questo la macchina organizzativa si è mossa al massimo della sua capacità in termini di allestimenti e strutture con oltre cinquecento persone dello staff impegnate quotidianamente nella tre giorni di festival. Un ruolo fondamentale nel successo di questa edizione zero di Home Venice Festival a San Giuliano, che arrivava da nove anni di esperienza a Treviso, è da attribuire alla risposta delle istituzioni cittadine che hanno fornito la massima disponibilità per la buona riuscita della manifestazione: parcheggi gratuiti, navette, mezzi pubblici potenziati per avvicinarsi all’area; agenti della Polizia locale e delle Forze dell’ordine schierati per permettere alle persone di vivere il festival in maniera ottimale e per garantire la sicurezza.
Il resto è il racconto di tre giorni che resteranno a lungo nella memoria di chi li ha vissuti. La grande musica di Editors, Lp, Paul Kalkbrenner, Young Thug, Bloc Party (solo per citare alcuni tra gli oltre cento artisti che si sono esibiti) ha accompagnato giornate intere di divertimento, coi cancelli aperti dal primo pomeriggio fino a notte fonda per oltre trenta ore di musica ininterrotta su quattro palchi diversi per ogni genere e gusto musicale.
L’anima internazionale di Home Venice Festival ha sconfitto anche il maltempo, reggendo il confronto con l’improvvisa bomba d’acqua che ha colpito l’area sabato: i fan delle band sono tornati sotto al palco a ballare mentre un arcobaleno meraviglioso si stagliava su Venezia. Così, per un intero fine settimana a San Giuliano hanno vissuto gomito a gomito ragazzi e adulti di ogni provenienza geografica e cultura. Significativi i flussi dall’estero, in molti hanno scelto di vivere un week end a Venezia e Mestre grazie a Home: si segnalano spettatori provenienti da Australia, Estonia, Russia, Finlandia, Cina, Scozia e Inghilterra che appositamente hanno raggiunto San Giuliano per partecipare al festival.
Conclusa questa edizione, adesso è l’ora di guardare al futuro. L’organizzazione sta già lavorando in sintonia con l’amministrazione comunale per programmare l’edizione 2020 di Home Festival Venice. La via per portare la musica ed il pubblico delle grandi occasioni a San Giuliano è tracciata. Venezia, con questo evento, è tornata dopo molti anni a parlare il linguaggio delle moderne capitali mondiali, dimostrando di potersi affermare nei prossimi anni come una delle realtà metropolitane più attrattive in fatto di cultura giovanile. La “casa” ha aperto le sue porte a tutti a due passi dalla laguna di Venezia, e chi l’ha visitata l’ha fatto consapevole di aver vissuto un’esperienza da ricordare. L’Home Festival Venice chiude il primo capitolo e rilancia, consapevole che sempre più giovani e da tutto il mondo vorranno vivere un’esperienza “once in a lifetime”.
Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno.
Il contenuto non è un articolo scritto dalla redazione di Nonsense Mag.