Lo scorso 13 Ottobre, al Mono di Catania, Roberto Angelini e Rodrigo D’Erasmo hanno portato il loro eccezionale tributo a Nick Drake dal titolo “Way to Blue”, presentandoci l’edizione limitata di Pongmoon, il vinile tributo all’artista pubblicato nel 2005, al quale sono state aggiunte due nuove tracce e la cui copertina, lo ricordiamo, è stata realizzata dallo stesso Angelini, utilizzando totalmente il pongo.
Il giovane cantautore e chitarrista inglese, scomparso prematuramente all’età di 26 anni, è un vero e proprio culto per i chitarristi di tutto il mondo, per via del suo songwriting malinconico e dei suoi arrangiamenti assolutamente originali, che prevedevano un’accordatura di chitarra diversa per ogni brano, accordature che venivano da lui stesso inventate.
Il live al Mono è stato un concerto ricco di musica, parole e immagini originali, che hanno impreziosito un live già perfetto. Gli artisti, completamente al buio, hanno voluto così omaggiare l’anima tormentata di Drake, rendendosi semplici strumenti per trasmetterci la sua opera. Durante lo spettacolo, le corde dei due musicisti si sono alternate, vibrando insieme alla musica di Drake. Il lavoro visivo ha narrato una storia nella storia, cambiando continuamente scenari e facendoci viaggiare con la fantasia. Un vero percorso storico, che comprende i tre album ufficiali e che utilizza le parole per farci capire quanto sia difficile cercare di riprodurre i brani del chitarrista inglese, a causa della difficoltà di rintracciare il suono perfetto per via delle accordature, assolutamente originali e geniali.
Iniziano il loro percorso da Five Leaves Left, spiegandoci come l’apertura di un album sia fondamentale, introducendo Time Has Told Me e proseguendo poi coi 5/4 di River Man. C’è spazio anche per un aneddoto, raccontato da Angelini, sul suo primo incontro con Robert Kirby, storico collaboratore di Drake, al quale si presentò facendo degli apprezzamenti all’unico pezzo sul quale non aveva lavorato. Confidandoci questo momento di imbarazzo, ha spezzato l’atmosfera seriosa dell’esibizione, facendo sorridere l’intera sala. La serata prosegue con qualche spiegazione sulle accordature utilizzate di volta in volta e ringraziando l’amico catanese che ha prestato le varie chitarre, necessarie per poter eseguire i numerosi brani.
Il duo è solito condividere un brano con un ospite speciale per ogni città. Il nostro ci viene presentato come un fratello maggiore a cui vogliono molto bene e che nel 2005 ascoltò per la prima volta questo tributo a Nick Drake alla Casa 139 di Milano, luogo ormai chiuso, dove un po’ tutti gli artisti hanno suonato e bevuto insieme. Quella sera tenevano molto al suo giudizio ma, a quanto pare, a quei tempi il loro ospite non gradì per niente l’attitudine leggera con cui avevano affrontato il repertorio di Drake. Anche questo aneddoto ha fatto molto sorridere la platea. A questo punto hanno chiamano sul palco il loro ospite, Cesare Basile, che ha portato con sé una chitarra liuto dal suono molto affascinante.
Non dimenticano di ricordarci la misteriosa morte di Nick Drake, misteriosa perchè nessuno ha mai capito se sia stata un suicidio o un’overdose di farmaci, circostanza che ha contribuito a rendere ancora più affascinante la figura dell’artista. Ci si avvia verso la conclusione, scherzando sulla malinconia dei brani di Drake e ricordandoci l’assenza in scaletta del singolo estivo, Saturday Sun, che eseguono in maniera eccellente.
Questa serata speciale si chiude sulle magiche note di Pink Moon e con un lungo e meritato applauso del pubblico.
Report a cura di Egle Taccia