Che il concerto di Cosmo a Catania abbia avuto una risposta eccezionale dalla città, lo si capisce appena entrati al Land, trovandoci di fronte una sala strapiena e stipata in ogni angolo. Un pienone così non si era mai visto prima d’ora. Con fatica si prende posto e si attende pazientemente l’inizio di quello che non sarà un semplice concerto, ma un vero e proprio tributo alla musica elettronica, diviso in due parti, una cantata e l’altra strumentale. Cosmo appare accompagnato da due batteristi e percussionisti e lo spettacolo ha inizio. Il pubblico esplode immediatamente, vedendo entrare l’artista sulle note di “Bentornato”, per poi impazzire e scatenarsi con “Le voci”, brano estratto dal precedente “L’ultima festa”. Cosmo prova a parlare al pubblico, ma purtroppo, unica pecca di questo live, problemi di audio impediscono di comprendere le sue parole sul parlato. Il live prosegue con due dei pezzi più personali di “Cosmotronic”, “Tutto bene” e “Quando ho incontrato te”, con dei testi che suonano come delle confessioni. Subito dopo arriva il momento di uno dei brani più amati dell’ultimo album, “Tristan Zarra” e in sala c’è un’ovazione. È difficilissimo muoversi e ballare, perché il locale è talmente pieno di gente da impedire qualsiasi movimento, ma, nonostante il caldo e la calca, c’è un coinvolgimento che si vede di rado nei concerti. La gente è molto partecipe anche quando Cosmo chiede assoluto silenzio e la platea si ammutolisce.
Dopo parte il set in solo, in cui fa scatenare il pubblico in veste di producer, con i brani strumentali della seconda parte di Cosmotronic. Per il finale torna la formazione completa e i giochi di luce, che finora erano stati eccezionali, ci regalano una conclusione di spettacolo incredibile, accendendo e spegnendo i riflettori e creando degli effetti visual a tempo con la musica. Tutto si conclude con “Sei la mia città”, che ha visto il pubblico scatenarsi, “L’amore”, “Animali”, “Turbo” e si arriva al gran finale con “L’ultima festa” e lo stage diving di Cosmo sul pubblico che, con grande ironia, viene anticipato dall’artista scherzando su quello che è accaduto al Primo Maggio di Roma e confessandoci che in quell’occasione sono caduti tutti insieme, se no si sarebbe fatto malissimo. Catania lo prende al volo, ma non riesce a farlo arrivare alla destinazione scelta, ovvero dal suo fonico, e così torna sul palco per spiegare le regole del gioco, per poi ricominciare a surfare sulla gente, che si è divertita a trascinarlo da una parte all’altra della sala.
Quella che Cosmo ha portato a Catania è stata una grande festa e non stupisce che tutti i festival italiani stiano facendo a gara per averlo, perché sicuramente il suo è uno dei live imperdibili della prossima estate.
Report a cura di Egle Taccia