Chi ascolta metal, ed in particolare Death Metal, non può non conoscere i Dark Tranquillity. La seminale band di Gotheborg, che da più di 20 anni solca i palchi di tutto il mondo, è venuta a trovarci in Italia per 3 date, in compagnia dei tedeschi Equilibrium, continuando il loro Atoma Tour , che ormai prosegue senza sosta da quasi due anni.
Nella cornice del Largo Venue a Roma, i DT sono stati affiancati da altre due band molto valide: gli svizzeri Miracle Flair, autori di un metal con venature gotiche ed i romani Black Therapy, dalle influenze decisamente più melodic death, ispirandosi a band come Arch Enemy e Children of Bodom.
Alle 22.00 spaccate inizia lo show degli Equilibrium, secondo il parere di chi scrive la sorpresa assoluta della serata. La band teutonica tiene meravigliosamente il palco per un’ora, coinvolgendo e divertendo il pubblico in maniera estremamente convincente. Il quartetto esegue brani dagli ultimi due album Armageddon e Erdentempel. Pezzi come Was Lange Wahrt, Waldschrein ed il singolo Born to be epic, tra gli altri, fanno saltare il pubblico e coinvolgono tutta la sala. La loro vena folk metal, unita a passaggi più estremi, tiene banco in maniera perfetta ed emoziona in maniera genuina, facendo trascorrere un’ora molto piacevole e per nulla stucchevole. Nota di merito per il cantante Robse, vero animale da palco: non smette mai di coinvolgere il pubblico, salutandolo, ringraziandolo e facendolo sorridere. Alla faccia di chi dice che il metal è serioso e “freddo”, Robse e compagni ribaltano la normale concezione del metallaro e divertono.
Dopo una mezz’ora di cambio palco e veloce soundcheck, alle 23.30 è il momento dei nostri headliner, i Dark Tranquillity: terranno botta per ben un’ora e mezza, proponendo grandi classici e pezzi meno conosciuti. Si apre il concerto con Encircled, pezzo che apre anche il loro ultimo disco Atoma. Stanne e compari tengono il palco da vari professionisti, contornati da delle splendide proiezioni alle loro spalle, che raccontano le storie di ogni singolo brano eseguito. Si continua alla grande con brani classici ed amati da tutti come Monochromatic Stains, The Treason Wall, Forward Momentum, Final Resistance. La band riesce a cristallizzare ogni momento regalandoci una performance appassionata, emozionante e convincente. Il pubblico (Largo Venue gremitissimo) canta a squarciagola ogni singolo pezzo, anche quelli presi dai dischi storicamente “meno convincenti” quali ad esempio The Wonders at your feet, There In e XXXX. La fama e il seguito che ha il sestetto svedese ha pochi eguali nell’ambito del death metal melodico, e la professionalità che si denota sul palco è indubbia.
Il concerto si chiude all’ 01:00 con la doppietta spaccaossa Lost to Apathy e Misery’s Crown, con i nostri che ringraziano la città ed il pubblico, con uno Stanne visibilmente emozionato e realmente grato dell’esperienza musicale appena terminata (non a torto è soprannominato “The nicest metal person” ), che ringrazia e saluta molte volte prima di abbandonare il palco.
Una serata quindi all’insegna del metal di qualità, dai contenuti per nulla banali e scontati, con band amatissime dal pubblico che hanno saputo intrattenere ed emozionare per svariate ore.