Ed eccoci tornati a Torino dopo una settimana di Primavera Sound e dopo il live del 4 giugno degli Arctic Monkeys, al Mediolanum Forum di Assago (restate sintonizzati su Nonsense Mag che arrivano anche questi di report) stanchi, senza ore di sonno all’attivo e, cosa più importante, senza quasi una lira. Nonostante ciò pieni di immensa nostalgia, sentiamo il bisogno di quel live quotidiano che ormai era diventato routine dopo una settimana di musica h24. Così, martedì 5 giugno decidiamo di andare a vedere il live dei Frankie Cosmos all’Astoria di Torino.
La frase della serata resterà: “Questi non fanno vent’anni in cinque!”, quando in realtà, la formazione della band indie rock americana è composta solo da quattro membri: Luke Pyenson alla batteria, Alex Bailey al basso, Loren Martin alla pianola e alle seconde voci, capitanati, infine, da Greta Kline, figlia del premio oscar Kevin Kline, chitarra e voce principale della band.
Inizia allora il primo live italiano dei Frankie Cosmos, che, nonostante la giovane età hanno dalla loro ben tre lavori in studio: Zentropy pubblicato nel 2014, Next Thing, album del 2016, e Vessel rilasciato invece il 30 marzo scorso.
Tutti gli album presentano pezzi non molto lunghi, spesso non si arriva neanche ai due minuti, rari sono i pezzi che superano i 3 minuti.
Dopo un momento di iniziale timidezza tra gruppo e pubblico, a prendere la parola è il batterista Luke Pyenson, che conquista e sorprende il pubblico sfoggiando un’ottima padronanza della lingua italiana, dicendo che è un onore per loro suonare per la prima volta qui in Italia, soprattutto dopo aver “girato i posti peggiori d’Europa”.
A questo punto il pubblico inizia a riscaldarsi, non che sia stato poi così difficile data la temperatura interna del Basement modalità sauna, si sentono urla di affetto per Greta e la sua voce aggraziata. Fino ad arrivare al momento in cui si canta tutti insieme Fool, il pezzo evidentemente più apprezzato dal pubblico torinese.
Dopo una breve pausa e qualche altro pezzo i giovani ragazzi americani ci salutano, sempre tramite Luke, ripetendo quanto sia stato emozionante arrivare a suonare a Torino e mangiare agnolotti. Chissà che un giorno non avremo la possibilità di ascoltarli, magari al tramonto, in palchi come il Primavera Sound o lo Sziget Festival.
Se volete qualche idea su qualcosa di fresco e leggero da ascoltare per quest’estate che è alle porte, durante i vostri viaggi in macchina direzione mare, Frankie Cosmos è quello che fa per voi.