Sabato sera sono stata ad un concerto di Pop_X.
Adoro i concerti di Pop_X perché, fondamentalmente, adoro le sorprese.
Non adoro quei concerti che sai già la scaletta, sai già che in quel preciso momento di quella precisa canzone ecco il cantante farà proprio quella battuta.
Sia chiaro, son ben consapevole che un concerto sia uno spettacolo e per forza di cose ci sono delle battute che giustamente la band si porta dietro per tutto il tour, ma quando un live mi stupisce davvero, ecco, lì ne esco ancora ancora più soddisfatta.
Sabato 17 febbraio.
Intorno alla mezzanotte l’Arizona 2000 di Milano sfiorava il soldout.
Dopo circa un’ora abbondante di attesa in transenna la band sale sul palco.
Davide Panizza si siede ad una tastiera serissimo e, mentre il resto della band si sistema, coglie l’occasione per salutare i fan che riesce a riconoscere in transenna.
Dopo di lui Niccolò di Gregorio alla batteria elettrica.
Poi Luca Babic, ad una luminosissima chitarra.
E dopo ancora i due nuovi acquisti della band: Ilaria Boba Ciampolini alle tastiere e Matteo Domenichelli al basso.
Insomma, una vera band.
Una signora band, aggiungerei.
Dopo una breve intro completamente strumentale inizia lo show.
Show che potrebbe essere benissimo diviso in due parti.
La prima è interamente concentrata sui brani dell’ultimo album, Musica per Noi, fatta eccezione per Mister V, Ti scatto una photo e Storie di sfida (quest’ultima tra l’altro proviene da un vecchio EP ed è una più che piacevole sorpresa per chi come me segue il progetto già da qualche anno).
Da Teche Caki a Chiamala Negra passando per Figli di Puttana, Regina, Maturità e Litfiga, tutti i pezzi fanno urlare, pogare, cantare e ancora pogare l’intera sala.
Dopo questa prima prima parte di show in cui la band è rimasta “composta” sul palco (la compostezza non è abituale per Davide Panizza & co. che avevano come colonna portante dei propri live quella cosa che in bergamasco chiamiamo stupidera, quindi niente occhialini e caschetti illuminati, niente spogliarelli, niente nudité, detto in francese sembra meno una cosa al limite della decenza) un intermezzo strumentale e poi il delirio.
La seconda parte dello show è dedicata ai pezzi vecchi.
Si parte con Secchio, brano che li ha fatti conoscere al grande pubblico anche grazie ad un video tra il demenziale e il provocatorio, a seguire Io centro con i missili, pezzo che tra l’altro ha da poco raggiunto il grande traguardo del milione di visualizzazioni su YouTube e poi Paiazo, Cattolica, Drogata Schifosa e Frocidellanike.
In questa seconda parte di show il pogo si fa ancora più energico (e sudato) e le urla ancora più forti.
Torno a casa abbastanza confusa.
Ma con un’unica certezza.
Pop_X o si ama o si odia.
Non esiste la via di mezzo.
Non esiste il “così così”.
E io personalmente lo amo.