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Con questa antologia gli Afterhours hanno spezzato la freccia del tempo in 76 pezzi, lasciando all’ascoltatore la possibilità di ricomporla a proprio piacimento, ascoltando i singoli episodi singoli episodi che,per dirla alla Foster Wallace, sono come le onde che fanno si che i mari non siano delle enormi pozzanghere

No Review

No Review – Afterhours, “Foto di pura gioia – Antologia 1987 – 2017”

Afterhours “Foto di pura gioia – Antologia 1987 – 2017”

Etichetta: Universal

Uscita: 17/11/2017

La copertina del disco è una foto “di un bambino con la sua pistola”, sul retro lo stesso bambino, cresciuto, con la stessa pistola in mano, nell’atto di sparare “dritto davanti a sé, a quello che non c’è”. Finalmente abbiamo di fronte agli occhi la foto di cui abbiamo sempre sentito cantare. Quel bambino è Manuel Agnelli e il disco è l’antologia degli Afterhours dal 1987 al 2017. Un’antologia, non un Greatest Hits, una collezione che ha più a che fare con l’orizzontalità del tempo, che con lampi di successo, una brace perenne più che fuochi improvvisi. La raccolta comprende 57 canzoni all’interno di 3 dischi, 57 amabili creature, per dirla alla Nick Cave, più 19 tracce di demo, inediti e versioni riviste inserite in un quarto disco. Il tutto è ricucito da un libro scritto dal giornalista Federico Fiume che è un meta-racconto della stessa storia attraverso immagini, aneddoti, interviste e retroscena.

Il criterio d’ordine delle canzoni è cronologico, una sorta di fotografia in movimento, un racconto, una ricomposizione dell’accaduto attraverso una linea di senso in lotta contro il disfacimento causato dal tempo stesso. L’input di questa antologia è la scampata distruzione della loro sala prove a causa di un incendio. La sala prove, il core di un gruppo, il luogo dove passato e futuro si tengono la mano, luogo dove si accumulano oggetti, ricordi ed emozioni. Da quell’accadimento è partito un viaggio nel tempo, a ritroso ed in avanti, una riscoperta di materiale e il riascolto dello stesso che ha portato alla ricomposizione di uno specchio temporale i cui singoli pezzi presentano forma e fuoco differente mostrando un puzzle infinito di immagini e rifrazioni.
Al di là della tracklist (riportata in calce) la composizione dell’antologia e l’ordine delle canzoni mostra l’essere momentum incastrato in un tempo specifico delle canzoni stesse. Un particolare tempo della band e un particolare tempo della musica indie italiana.

Nel primo volume i primi dieci anni di vita, dal 1987 al 1997, periodo in cui gli Afterhours hanno prodotto 5 dischi. Dei primi 3, cantati in inglese, “All the good children go to hell”, “During Christine’s sleep”, “Pop kills your soul” (gli ultimi due pubblicati con Vox Pop, la loro prima etichetta), anticipati dal 45 giri “My bit boy” di evidente matrice Velvet Underground, 5 canzoni. L’iniziale senso di ricerca di una propria personalità musicale attraversa momenti che alternano sprazzi sonori che ricordano i Television, il post-punk, la new wave inglese o il rock’n’blues. “Germi”, il primo disco in italiano, è rappresentato con 6 brani. Con questo disco gli Afterhours iniziano a farsi conoscere ad un pubblico più vasto, non solo per la carica musicale dei propri brani, che varia dal punk al post-grunge passando per momenti psichedelici, ma anche per la ricercatezza e anticonvenzionalità della tecnica di scrittura dei testi che, come è noto, ha molto risentito dell’influenza dello scrittore statunitense William Burroughs. I germi di questo nuovo inizio contagiano e de-strutturano il futuro stesso verso un percorso che porta ad “Hai paura del buio” pubblicato con Mescal, dopo il fallimento della Vox Pop nel 1997. Il disco è il capolavoro assoluto della band e uno dei dischi più importanti della storia dell’indie-rock italiano. L’importanza di “Hai paura del buio?”, lavoro molto vario e difficilmente definibile, è sancita dalla presenza, all’interno dell’antologia, di ben 8 brani che rendono merito delle diverse sonorità del disco. Si passa dal post-grunge di Male di miele, all’aggressività punk/hardcore di Sui giovani d’oggi ci scatarro su o Dea, dal pop di ballate come Voglio una pelle splendida al noise rock di 1.9.9.6 attraversando la carica rock di Veleno o la rabbiosa cupezza di brani come Rapace e Pelle.

Il secondo volume comprende canzoni tratte dai dischi pubblicati nel periodo compreso tra il 1999, anno di pubblicazione di “Non è per sempre” e il 2005, anno del riuscitissimo “Ballate per piccole iene”. Nel mezzo il live del 2001 “Siam tre piccoli porcellin” e “Quello che non c’è” del 2002. Le 17 canzoni di questo periodo mostrano gli Afterhours nel momento successivo al successo di “Hai paura del buio” e della fortunata seguente tournée. Lo stile compositivo diventa più cantautorale, il mood a volte malinconico, a volte ironico e rabbioso, la scrittura dei testi meno sperimentale, pur conservando una certa anarchia stilistica propria degli inizi, e la composizione dei brani maggiormente partecipata da tutti membri della band.

Alla narrazione della contemporaneità della band è dedicato il terzo disco di questa compilazione. Oltre Il paese è reale, canzone con cui la band ha partecipato a Sanremo nel 2009, 12 brani tratti dal transitorio e incerto “I milanesi ammazzano il sabato” del 2008 e dai due diversi concept album “Padania” del 2012, che sancisce il ritorno nella band di Xavier Iriondo dopo l’uscita alla fine del 2001, e lo struggente “Folfiri e Folfox”, lavoro eterogeneo e innovativo. Pur nella presenza degli stilemi che hanno reso grande la band, il suono diventa sempre più cupo e sperimentale, i testi sempre più amari e disillusi e lo stesso modo di cantare di Manuel Agnelli inizia ad evolvere attraversando territori vocali nuovi. Mentre i primi tre dischi ricostruiscono il percorso degli Afterhours, la loro musica e i diversi momenti di continuità e di discontinuità nella formazione della band, offrendo, soprattutto a chi ancora non li conoscesse o a chi ne avesse conoscenza parziale, la possibilità di uno sguardo completo ed esaustivo, il quarto è un disco di gifts per gli amanti del gruppo.

Il quarto volume, che si apre con lo splendido duetto di Bianca cantato insieme a Carmen Consoli, singolo che ha introdotto la raccolta, contiene 4 inediti del periodo iniziale di influenza post-punk, demo, alternative version e cover.
Risulta essere molto interessante l’ascolto delle demo di pezzi come Strategie, Male di miele e 1.9.9.6 e l’inglese “inventato” con cui sono cantate, per comprendere come sia nata la linea melodica degli stessi e come essa sia antecedente all’innesto delle parole inserite, successivamente, in un solco vocale già tracciato e ben definito. Le cover sono di La canzone di Marinella, con il suo ossessivo giro di basso in pedale sotto la meravigliosa melodia di Fabrizio De Andrè, di Mio fratello è figlio unico di Rino Gaetano in una versione alternativa rispetto a quella contenuta in “Germi”, di Shadowplay dei Joy Division, di La canzone popolare di Ivano Fossati e la versione-demo di Adesso è facile, brano scritto per Mina da Manuel Agnelli.
Il cantante in Non è per sempre canta: “Non è certo il tempo quello che ti invecchia, che ti fa morire”. Il tempo, infatti, è padre e becchino semplicemente di se stesso, e la storia, invenzione dell’uomo per salvarsi dal tempo, è il racconto della sua fine e rinascita continua e simultanea. I singoli accadimenti, i singoli dischi, le canzoni e il loro “senso produttivo”, per un gruppo che è storia della musica italiana come gli Afterhours, rappresentano l’arma che li ha resi vincenti di fronte al tempo. Ogni disco, ogni canzone ha donato verticalità al tempo rendendoli fari guida del tempo successivo, sia per loro stessi in quanto band e sia per la musica indie italiana in generale.

Con questa antologia gli Afterhours hanno spezzato la freccia del tempo in 76 pezzi, lasciando all’ascoltatore la possibilità di ricomporla a proprio piacimento, ascoltando i singoli episodi di un percorso lungo 30 anni, singoli episodi che, per dirla alla Foster Wallace, sono come le onde che fanno sì che i mari non siano delle enormi pozzanghere.

Gianluca Quarta

Tracklist

CD 01

01 MY BIT BOY (Agnelli) – da MY BIT BOY / 1987 (remastered)

02 BILLIE SERENADE (Agnelli) – da ALL THE GOOD CHILDREN GO TO HELL / 1989 (remastered)

03 HOW WE DIVIDE OUR SOULS (Agnelli) – da DURING CHRISTINE’S SLEEP / 1990 (remastered)

04 CONFIDENCE (Agnelli) – da DURING CHRISTINE’S SLEEP / 1990 (remastered)

05 Glory-Of Soul Ignoring (Agnelli) – da COCAINE HEAD / 1992 (remastered)

06 SLUSH (Agnelli) – da POP KILLS YOUR SOUL / 1994 (remastered)

07 GERMI (Agnelli-Zerilli-Prette-Iriondo) – da GERMI / 1995 (remastered)

08 DENTRO MARyLiN (Agnelli) – da GERMI / 1995 (remastered)

09 SIETE PROPRIO DEI PULCINI (Agnelli-Zerilli-Prette-Iriondo) – da GERMI / 1995 (remastered)

10 OSSIGENO (Agnelli) – da GERMI / 1995 (remastered)

11 STRATEGIE (Agnelli) – da GERMI / 1995 (remastered)

12 POP (Agnelli) – da GERMI / 1995 (remastered)

13 1.9.9.6. (Agnelli) – da HAI PAURA DEL BUIO? / 1997 (remastered)

14 MALE DI MIELE (Agnelli) – da HAI PAURA DEL BUIO? / 1997 (remastered)

15 RAPACE (Agnelli-Iriondo-Prette) – da HAI PAURA DEL BUIO? / 1997 (remastered)

16 DEA (Agnelli-Iriondo-Prette) – da HAI PAURA DEL BUIO? / 1997 (remastered)

17 PELLE (Agnelli) – da HAI PAURA DEL BUIO? / 1997 (remastered)

18 VELENO (Agnelli-Iriondo-Prette) – da HAI PAURA DEL BUIO? / 1997 (remastered)

19 VOGLIO UNA PELLE SPLENDIDA (Agnelli-Iriondo-Prette) – da HAI PAURA DEL BUIO? / 1997 (remastered)

20 SUI GIOVANI D’OGGI CI SCATARRO SU (Agnelli-Iriondo-Prette) – da HAI PAURA DEL BUIO? / 1997 (remastered)

CD 02

01 NON È PER SEMPRE (Agnelli) – da NON È PER SEMPRE / 1999 (remastered)

02 LA VERITÀ CHE RICORDAVO (Agnelli-Iriondo-Prette-Viti-Ciffo) – da NON È PER SEMPRE / 1999 (remastered)

03 NON SI ESCE VIVI DAGLI ANNI 80 (Agnelli-Iriondo-Prette-Viti-Ciffo) – da NON È PER SEMPRE / 1999 (remastered)

04 TUTTO FA UN PO’ MALE (Agnelli-Iriondo-Prette-Viti-Ciffo) – da NON È PER SEMPRE / 1999 (remastered)

05 L’ESTATE (Agnelli-Iriondo-Prette-Viti-Ciffo) – da NON È PER SEMPRE / 1999 (remastered)

06 LA SINFONIA DEI TOPI (Agnelli-Iriondo-Prette-Viti-Ciffo) – da SIAM TRE PICCOLI PORCELLIN / 2001 (remastered)

07 QUELLO CHE NON C’È (Agnelli-Prette-Viti-Ciffo) – da QUELLO CHE NON C’È / 2002 (remastered)

08 BYE BYE BOMBAY (Agnelli-Prette-Viti-Ciffo) – da QUELLO CHE NON C’È / 2002 (remastered)

09 SULLE LABBRA (Agnelli-Prette-Viti-Ciffo) – da QUELLO CHE NON C’È / 2002 (remastered)

10 VARANASI BABY (Agnelli-Prette-Viti-Ciffo) – da QUELLO CHE NON C’È / 2002 (remastered)

11 BUNGEE JUMPING (Agnelli-Prette-Viti-Ciffo) – da QUELLO CHE NON C’È / 2002 (remastered)

12 LA SOTTILE LINEA BIANCA (Agnelli-Prette-Viti-Ciffo) – da BALLATE PER PICCOLE IENE / 2005 (remastered)

13 BALLATA PER LA MIA PICCOLA IENA (Agnelli-Prette) – da BALLATE PER PICCOLE IENE / 2005 (remastered)

14 CI SONO MOLTI MODI (Agnelli) – da BALLATE PER PICCOLE IENE / 2005 (remastered)

15 LA VEDOVA BIANCA (Agnelli-Basile-Dulli) – da BALLATE PER PICCOLE IENE / 2005 (remastered)

16 MALE IN POLVERE (Agnelli) – da BALLATE PER PICCOLE IENE / 2005 (remastered)

17 IL SANGUE DI GIUDA (Agnelli-Dulli) – da BALLATE PER PICCOLE IENE / 2005 (remastered)

CD 03

01 È SOLO FEBBRE (Agnelli-Gabrielli) – da I MILANESI AMMAZZANO IL SABATO / 2008 (remastered)

02 I MILANESI AMMAZZANO IL SABATO (Agnelli-Malfatti) – da I MILANESI AMMAZZANO IL SABATO / 2008 (remastered)

03 RIPRENDERE BERLINO (Agnelli-Ciccarelli-Ciffo-Dell’Era-Gabrielli-Prette) – da I MILANESI AMMAZZANO IL SABATO / 2008 (remastered)

04 MUSA DI NESSUNO (Agnelli) – da I MILANESI AMMAZZANO IL SABATO / 2008 (remastered)

05 TUTTO DOMANI (Agnelli) – da I MILANESI AMMAZZANO IL SABATO / 2008 (remastered)

06 IL PAESE È REALE (Agnelli-Ciccarelli-Dell’Era-D’Erasmo-Gabrielli-Prette) – da IL PAESE È REALE / 2009

07 LA TEMPESTA È IN ARRIVO (Agnelli) – da PADANIA / 2012

08 COSTRUIRE PER DISTRUGGERE (Agnelli-Ciccarelli) – da PADANIA / 2012

09 PADANIA (Agnelli) – da PADANIA / 2012

10 CI SARÀ UNA BELLA LUCE (Agnelli-Ciccarelli-D’Erasmo) – da PADANIA / 2012

11 NOSTRO ANCHE SE CI FA MALE (Agnelli-Ciccarelli) – da PADANIA / 2012

12 IO SO CHI SONO (Agnelli-Ciccarelli) – da PADANIA / 2012

13 GRANDE (Agnelli) – da FOLFIRI O FOLFOX / 2016

14 IL MIO POPOLO SI FA (Agnelli-D’Erasmo) – da FOLFIRI O FOLFOX / 2016

15 L’ODORE DELLA GIACCA DI MIO PADRE (Agnelli) – da FOLFIRI O FOLFOX / 2016

16 NON VOGLIO RITROVARE IL TUO NOME (Agnelli) – da FOLFIRI O FOLFOX / 2016

17 OGGI (Agnelli-D’Erasmo) – da FOLFIRI O FOLFOX / 2016

18 FOLFIRI O FOLFOX (Agnelli-D’Erasmo) – da FOLFIRI O FOLFOX / 2016

19 NÉ PANI NÉ PESCI (Agnelli-D’Erasmo) – da FOLFIRI O FOLFOX / 2016

20 SE IO FOSSI IL GIUDICE (Agnelli-Rondanini-Pilia) – da FOLFIRI O FOLFOX / 2016

CD 04

01 BIANCA feat. Carmen Consoli

02 LOVE ON SATURDAY NIGHT (1992) da Cocaine Head

03 STRATEGIE (Demo 1994)

04 INSIDE MARYLiN THREE TIMES (1990) da During Christine’s Sleep

05 MALE DI MIELE (1° demo 1996)

06 MIO FRATELLO è FIGLIO UNICO (vers. alt. 1993) (Gaetano)

07 SOMETHING I DON’T CARE ABOUT (inedito 1986)

08 PELLE (live acustico USA)

09 LA CANZONE POPOLARE (1994) (Fossati)

10 LA CANZONE DI MARINELLA (2003) (De Andrè)

11 SPRINGTIME’S FIRST DAY (inedito 1986)

12 SHADOWPLAY (mix alt. 1990) (Curtis-Morris-Hook-Sumner)

13 1.9.9.6. (1°demo 1996)

14 BALLAD FOR MY LITTLE HYENA (2006) da Ballads for Little Hyenas

15 SPARKLE (2006) da Ballads for Little Hyenas

16 FIFTEEN SECONDS (inedito 1986)

17 TELEVISIONE (1997)

18 SENZA TITOLO (inedito 1986)

19 ADESSO È FACILE (demo 2009)

Written By

Gianluca Quarta nasce a Lecce il 15.04.1978. Cresciuto musicalmente negli anni '90, ha creduto che dopo "OK Computer" la musica potesse finire, poi è arrivato "KID A". Legge, ascolta, osserva. In ciclo continuo

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