“Fruit Joint + Gusto” è il nuovo progetto discografico di Dani Faiv, giovane rapper di La Spezia classe ’93, uscito per Sony Music e prodotto da Machete. 11 inediti e 18 tracce con numerose collaborazioni da capogiro: Madman, Nitro, Lazza, Tha Supreme, Shade, Low Kidd, Jack The Smoker, G.bit e Lexotan.
L’artista ce lo presenta così: “Nel disco ci sono tanti piccoli concept differenti con uno sviluppo tematico e musicale diverso in ogni traccia. Il progetto è ispirato al concetto di “mondo felice”, volevo chiudere il capitolo aperto con Gameboy Color e dare un’identità a questo periodo della mia vita.” E questo mondo felice è percepibile nei brani, che sono piccoli capitoli di vita, caratterizzati da una capacità descrittiva non indifferente.
Durante la conferenza stampa di presentazione, che ha visto schierata tutta la Machete, segno dell’attenzione che vogliono porre su questa uscita, l’artista ci ha spiegato come la sua filosofia di vita sia quella di affrontare i problemi con il sorriso, che è qualcosa di diverso dal “rido per ogni cosa”. La Machete crede molto in Dani Faiv ed ha deciso di puntare su di lui dopo aver assistito a un suo live, segno che il flow e la capacità di tenere il palco dell’artista sono di tutto rispetto.
Una delle prime cose che salta all’occhio di Dani Faiv, oltre ai suoi capelli arcobaleno, è un’immagine diversa da quella che i social ci danno generalmente dei rappresentanti del mondo rap/trap. Niente costruzioni o artifici, niente pose da duro, ma solo sincerità, la scelta ben precisa di presentarsi con un’immagine non costruita per contrastare quello che instagram e la televisione vogliono far credere della scena. Una Machete si fa sempre più forte, quindi, aggiungendo un altro asso nella sua scuderia.
L’album vanta una produzione a dir poco perfetta. Musicalmente ci sono moltissime influenze che viaggiano per il mondo attraversando black music, raggae, rap, trap, con l’outsider “Lemon Haze” che va addirittura a scomodare il mondo delle hit estive anni ’80-’90.
I temi trattati sono quelli tipici del genere, ma con una vena leggera e scanzonata che spesso si fa più cruda e sincera. Poca cattiveria e molto cuore in un album colorato che al suo interno ha brani in cui la voce spesso è dentro i suoni, dettaglio che evidenzia la centralità melodica, che viene fuori con tanti pezzi ben fatti e coinvolgenti.
Come nelle migliori pellicole di Hollywood, l’artista inizia la sua carriera mantenendosi come cameriere a La Spezia e poi si ritrova catapultato nel mondo dorato del rap e nella cornice della scena milanese. Confrontando il suo percorso musicale, questo cambiamento si percepisce nei brani, che rispecchiano il suo periodo felice.
Tra i pezzi che segnaliamo, in ordine di coinvolgimento, ci sono sicuramente la traccia di chiusura “Scarpe Nuove” ft. Jack the Smoker, “Ore/Oro”, “Xquisa” prodotta da Takagi e Ketra con i suoni in levare e atmosfere solari, la fortissima “Gameboy Color” ft. tha Supreme con i suoi richiami al mondo dei videogiochi, e, per concludere la nostra playlist ideale, “Lemon Haze” dai suoni retrò.
Ascolto consigliato a tutti quelli che non vogliono perdersi le migliori novità della scena.
Instore Tour: Bologna (20.10), Firenze (21.01), Lucca (21.01), Torino (22.01), Genova (22.01), Verona (23.01), Vicenza (23.01), Roma (24.01) Milano Mondadori Megastore Duomo (28.01)
Recensione a cura di Egle Taccia
