“Faccia” è il nuovo lavoro del rocker bresciano Riccardo Maffoni, che segna un ritorno dopo una lunga pausa, nel quale il cantautore ci racconta quella che è stata la sua vita in questi anni, con una sincerità disarmante, senza filtri. 14 canzoni che raccontano delle storie, testi da ascoltare con attenzione, quasi fossero dei piccoli racconti. “Faccia” è davvero un album in cui l’artista ci mette la faccia, raccontando storie fortemente calate nella società attuale, alla quale vuole ribellarsi, dalla quale vuole in un certo senso affrancarsi. Canzoni per cambiare il mondo e per cambiare se stessi. Un disco intimo, ma anche politico.
Musicalmente è un album quasi interamente intriso di quel classic rock di matrice americana, con influenze folk, ma capace di virare anche verso il pop rock britannico, virate che affiorano in due brani molto accattivanti che troviamo a metà disco (Sette grandi, La mia prima constatazione). Ci sono brani capaci di attraversare il cuore dell’ascoltatore come “Provate voi”, “Faccia”, “L’uomo sulla montagna”, “Tommy è felice”. L’artista, nel brano “Le ragazze sono andate”, non dimentica di raccontare anche le donne, e lo fa con una particolare sensibilità, in una canzone che consiglio di ascoltare con attenzione.
“Faccia” è un disco che racconta la vita dell’artista, ma che non dimentica di prestare attenzione agli ultimi, senza però usare la solita retorica; è un disco che sa trasformarsi in modo da rendere l’ascolto fluido; è un disco che vale tutto il lavoro che ha alle spalle; è un disco rock, che a tratti sa guardare al pop senza farsi travolgere dalle mode, mantenendo la propria identità. È un album i cui suoni viaggiano in giro per il mondo: parte in America, fa un salto in Inghilterra e conclude il suo percorso in Italia. Consigliatissimo per i nostalgici delle chitarre, degli amplificatori e della musica di un certo spessore.
Recensione a cura di Egle Taccia