Spesso si confonde la leggerezza con la superficialità e la causa è un eccesso, sempre più dilagante purtroppo, di una mancata attenzione. Si potrebbe probabilmente cadere nel medesimo errore dopo un ascolto veloce e distratto di Slurp, il disco dei RadioLondra, band nata a Bologna nel 2009.
“Slurp” è un lavoro schietto, immediato, semplice, ma non certo elementare. Un album malinconico, ma anche pieno di speranza. Un disco moderno, affine ai gusti dei giovani d’oggi che non vuole però necessariamente apparire come un emblema delle ultime tendenze musicali.
Pop, cantautorato e una presenza massiccia di synth accompagnano racconti di vita, tra comuni alti e bassi, rimpianti e aspettative. Nulla di eccezionale eppure interessante, perché si ha bisogno di ritrovarsi nelle canzoni e se, anche solo una di queste, riesce a far sentire l’ascoltatore meno solo, allora significa che qualcosa di buono è stato compiuto. Come una volta, brano di apertura, è già un chiaro esempio di tutto ciò, una riflessione istintiva su quello che si è lasciato alle spalle, ma è ben ancorato nella memoria. Uno dei pezzi migliori del disco, insieme a Ognuno cammina in cui è apprezzabile la citazione di Pavese…Ci vuole un Paese almeno per il gusto di andar via, e a Siamo in onda, canzone manifesto del gruppo che, nella guerra esistenziale attuale, sceglie di stare dalla parte di chi ha qualcosa da dire, magari rischiando ma seguendo il cuore.
“Slurp”, la cui copertina è stata curata dall’artista Carlo Giardina, aka @finnanofenno, rappresenta un esordio avvincente, curato e intelligente, il quale, nel mondo delle cose buone e giuste potrebbe tranquillamente trovare spazio nelle programmazioni radio e nelle classifiche musicali italiane.
Tracklist
- Come una volta
- Puttane
- Siamo in onda
- Ognuno cammina
- Quando sei abbronzata
- Camilla
- Sulla luna
- Certe volte (rework)
Recensione a cura di Cinzia Canali