“Storia di un equilibrista” è il nuovo album di Stona, cantautore piemontese che per questo progetto si è affidato alla produzione di Guido Guglielminetti, produttore e musicista affermato nel panorama musicale italiano (collaborazione ormai storica con Francesco De Gregori in qualità di produttore e bassista ma bisogna ricordare Battisti, Mina, Lucio Dalla, Ivano Fossati, Loredana Bertè, Mia Martini solo per citarne alcuni).
“Storia di un equilibrista” è un album che si apre con due brani di cantautorato classico, quel tipo di cantautorato che si mischia con lampi di musica latina, che lo ammanta di un’eleganza di cui sentivamo un po’ la mancanza (Storia di un equilibrista, Nell’armadio). L’album si vivacizza su brani come Streaming e Troppo Pigro, il pezzo più orecchiabile del disco che scommetto vi farà ballare un po’, per proseguire con un ascolto molto fluido, alternato da pezzi più classici a sprazzi di pop elettronico. Ci si avvia verso la parte finale con la sensualità di Gamberi e la magia di Santa Pazienza.
Un album che sembra mescolare lo stile di Stona con quello di Mario Venuti e dei Negrita, con qualche rara apparizione elettronica. Disco intimo, che sa alleggerirsi quando serve, da ascoltare con attenzione.
Recensione a cura di Egle Taccia