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No Review

No Review – The Lizards’ Invasion e il loro concept sull’interiorità

“IN-dependence Time” è il disco d’esordio della band vicentina The Lizards’ Invasion. Un album concept, che rappresenta un viaggio nella storia del rock rivisitato in chiave moderna.

La band ci spiega che: «“IN-dependence Time” è un concept album, una sorta di storia a capitoli nella quale si racconta la vicenda di un mondo parallelo al nostro dove inizialmente tutto sembra in armonia, nessun umano prova emozioni negative, nessuno vuole il potere per sé a discapito del prossimo, almeno fino ad un colpo di scena inaspettato…L’album contiene 7 tracce e ogni traccia rappresenta un capitolo della vicenda. Il titolo di ogni brano inizia per IN, questo perché la storia, seppur molto semplice nel suo svolgimento, porta l’ascoltatore ad avere un confronto con se stesso e “IN” se stesso per l’appunto. Inoltre, nella storia, è proprio la dimensione interiore degli esseri umani che viene presa di mira, è la presa di coscienza individuale che diventa azione fondamentale per contrastare l’entità».

Ogni brano rappresenta un capitolo della storia ambientata in una sorta di Eden dove tutti gli abitanti vivono in armonia, ma nel quale all’improvviso, dall’esterno, arriva qualcuno che porta individualismo ed egoismo, rompendo tutti gli equilibri. Il paradiso sembra irrimediabilmente distrutto, ma qualcosa nell’animo ormai spento e stremato degli abitanti si accende: la voglia di rivalsa, l’umanità ritrovata. Il nemico viene sconfitto e la pace ristabilita. L’album si chiude con un lieto fine dal sapore amaro. Perché non riusciamo mai ad imparare dai nostri errori?

La voce narrante ci racconta questa storia su un tappeto di chitarre e di strumenti che richiamano il rock, strumenti che però vengono effettati in modo da creare un ponte col presente.

Quello che abbiamo di fronte è un album ben fatto, godibile in tutti i suoi passaggi, un qualcosa di credibile sia musicalmente che sul piano narrativo. Nonostante la voglia di modernizzare i suoni, è un lavoro che potrà piacere agli ascoltatori del rock, i quali ne apprezzeranno gli assoli di chitarra e le armonie dei brani. L’album è molto omogeneo e scorre via serenamente, senza mai annoiare o suonare ripetitivo. Molto apprezzate l’”Intro”, “INvasion” e “INterlude”. La sensazione che si ha è quella di fare un viaggio nella storia del rock, riconoscendo vari riferimenti ai personaggi e alle band simbolo della storia del genere. Ci sono echi dei Pink Floyd, di Bowie, degli Oasis, sentiamo persino i Queen di “Innuendo”. Ogni brano è un capitolo a sé che ci porta in un nuovo scenario del concept.

Attendiamo i Lizards’ Invasion nella prova sui palchi, dove sicuramente emergerà tutta la ruvidezza del loro rock.

Recensione a cura di Egle Taccia

Written By

Egle è avvocato e appassionata di musica. Dirige Nonsense Mag e ha sempre un sacco di idee strambe, che a volte sembrano funzionare. Potreste incontrarla sotto i palchi dei più importanti concerti e festival d'Italia, ma anche in qualche aula di tribunale!

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