Suona chiaramente come un album ispirato da un momento di crisi, “Mission Bell”, ultimo lavoro di William Fitzsimmons, ispirato cantautore dell’Illinois che si muove a suo agio e con una propria marcata personalità lungo territori fra folk ed elettronica, già attraversati da gente come Iron & Wine, Sufjan Stevens e Wilco.
Concepito nel 2017 in un periodo di crisi legato alla separazione dalla moglie e rielaborato in seguito in un luogo iconico come Nashville, “Mission Bell” mostra i suoi spunti esistenziali fin dal titolo, la “campana della missione” che richiama l’autore ad un viaggio fisico ed introspettivo mirato a comprendere la propria condizione umana.
Ci troviamo così ad accompagnare Fitzsimmons in questo suggestivo viaggio verso una delle capitali della musica USA ascoltando le sue riflessioni sul passato, contenute nella toccante ballad “Second Hand Smoke”, scelta come primo single, sui problemi adolescenziali (“17+Forever”), sugli incontri e gli addii fra persone legati a questioni sentimentali (“Distant Lovers”, “Never Really Mine” e “Leave Her”) o su storie di riscossa personale (“In the light”, struggente brano sulla fuga da una relazione fatta di abusi).
Fitzsimmons, con la sua stupenda voce, interpreta delicatamente ma senza rassegnazione queste storie di ordinaria umanità in parte vissute in prima persona: l’album, a detta dell’artista, pur basato su eccellenti melodie di synth, punta soprattutto sulla parte acustica/analogica, per dar vita ad un sound più crudo e vivido, che faccia ascoltare al pubblico in maniera più intensa le parole e soprattutto i sentimenti che egli vuole trasmettere.
Ciò nonostante, “Mission Bell” è un album essenziale e riflessivo che non indulge mai all’oscurità o alla rassegnazione: al contrario, l’ascoltatore non può che condividere piacevolmente quest’esperienza con l’artista stesso, guardando con speranza le prime luci dell’alba che sta per sorgere all’orizzonte.
Album essenzialmente basato su di un’impostazione folk classica, “Mission Bell” sfrutta al meglio i classici stilemi del genere suonando come un’opera accorata e sincera, continuando ad emozionarci ad ogni ascolto per il modo in cui la vibrante voce di Fitzsimmons ci mostra come, anche nei momenti più bui, ognuno di noi possa guardare attorno a sé con un atteggiamento lucido e positivo, facendoci capire che forse l’uscita dalle tenebre non sia così lontana.
Tracklist
- Second Hand Smoke (videoclip)
- Distant Lovers
- 17+forever
- Angela
- In the Light
- Lonely
- Never Really Mine
- Leave Her
- Wait for Me
- Afterlife