Stasera i Dellai si esibiranno sul palco dell’Ariston con il brano “IO SONO LUCA” (Virgin Records) in gara nella categoria NUOVE PROPOSTE del 71° Festival di Sanremo.
“Io sono Luca” è un brano che rispecchia tutti noi con le nostre paure e le sfide di tutti i giorni.
Guarda qui il videoclip ufficiale
Il video musicale del brano è una storia originale diretta dal team di Creativite e ha per protagonisti i Dellai. Luca vive la sua vita da sempre all’interno di un carrello della spesa spinto dal fratello gemello Matteo. Luca dorme, mangia, si lava, suona la chitarra e cresce (in uno scenario ironico-surreale-buffo) all’interno di questo suo mondo/carrello spinto dal fratello Matteo e dai suoi amici, gli unici ad assecondarlo in questo suo vivere. Il suo unico sogno, nato da piccolo dopo aver visto una pubblicità, è quello di trasformare il carrello con l’aiuto del fratello in un aereo per poter volare e sentirsi finalmente libero.
Gli Artisti, attraverso il carrello, hanno voluto raccontare la loro età e gli scudi e le protezioni che i giovani si creano quando nella vita arrivano i veri problemi, problemi che per ognuno possono essere montagne difficilmente valicabili.
«Ma se quel carrello viene spinto da qualcuno – spiega Matteo Dellai – in questo caso da un fratello, ecco che non si è più soli, non ci si sente più soli, c’è qualcuno con te che ti sostiene e sopporta le tue paure e ti aiuta a superare gli ostacoli che si vivono quotidianamente».
E poi c’è il sogno che ogni giovane vuole realizzare e avere il supporto di qualcuno che ti aiuta a realizzarlo è qualcosa di straordinario, un vero miracolo, come quello che accadrà nel video, quando Matteo costruisce un paio d’ali per suo fratello e le aggancia al carrello, poi lo porta in un teatro e con una proiezione gli regalerà la sensazione che potrà finalmente volare ed essere libero. Questo brano parla di amicizia e di fratellanza, i problemi ci sono sempre e ci saranno sempre, ma quello che più conta è trovare un posto e delle persone per superarli e andare avanti.
Abbiamo partecipato alla conferenza stampa dei Dellai, il primo caso di gemelli in gara al Festival di Sanremo.
Dopo essersela vista brutta 20 giorni fa con un tampone positivo, i ragazzi hanno superato velocemente la malattia anche grazie alla loro giovane età e sono potuti partire alla volta di Sanremo.
Ci raccontano i loro tormenti, vissuti quando hanno ricevuto l’esito positivo del tampone: “È stato molto meglio il tampone negativo. Quando abbiamo scoperto di essere positivi è stato molto brutto, non sapevamo dove sbattere la testa. Quando ci siamo negativizzati, ci siamo sciolti, potevamo finalmente partire per Sanremo ed eravamo contentissimi.”
Dedicano il loro Sanremo al nonno recentemente scomparso per il Covid. Parlando un po’ di loro e di come gestiscono il loro essere gemelli, spiegano: “Da gemelli a volte bisticciamo, di solito però i nostri piccoli litigi finiscono in un attimo. Il nostro rapporto ha influito nel migliorarci, c’è una sorta di competizione tra noi; dato che scriviamo singolarmente, questa cosa ci ha migliorato. Riguardo alle nostre aspettative, abbiamo i nostri obiettivi, sappiamo dove vogliamo arrivare, puntiamo ad arrivarci. Possiamo dire che vogliamo arrivare in alto, vinca il migliore.”
Ci parlano di “Io Sono Luca”, il brano che i Dellai porteranno a Sanremo: “Io sono Luca” gira attorno ad un disagio profondo che prova Luca in tutti i momenti. Si sente fuori posto all’università, non riesce ad amare, però con gli amici sta bene. Quella non è una frase messa a caso, perché significa che ha trovato un posto in cui stare bene. Può essere vista come un bel messaggio positivo per questo periodo, dove tutti non ce la stiamo passando bene, può essere un messaggio di ripartenza.”
In merito alla loro partecipazione al festival, Matteo ci confida: “Stiamo vivendo un misto di emozioni difficili da controllare. Luca è molto in ansia, lo dice anche la canzone dopotutto. Io sono molto più tranquillo ma ho paura che da un momento all’altro sorga l’ansia. Sto facendo molti esercizi di respirazione e un po’ di meditazione prima di andare a dormire. Vogliamo salire su quel palco e divertirci e dare il massimo senza essere sopraffatti dall’emozione.”
Riguardo al significato di “Io sono Luca”, spiegano: “Serve cadere più volte, nella canzone c’è questa metafora del castello di carte. Luca ha imparato a planare, nel senso che ha imparato a cadere senza farsi male. Penso che serva cadere e imparare dai propri sbagli senza mai perdere la voglia di riprovarci.”
Come si evince anche dal brano, il duo è appassionato della tradizione italiana: “Noi siamo cresciuti sin da bambini con la cassetta di “Attenti al lupo” nella macchina di nostro padre e da nostro nonno invece c’era sempre “L’emozione non ha voce” di Celentano. Negli ultimi tempi li ho riascoltati per caso ed è stata una bella riscoperta, le loro canzoni creano una forte e ottima dipendenza.”
Il loro percorso creativo spesso si svolge in solitaria: “Scriviamo entrambi singolarmente, non abbiamo mai scritto insieme una canzone. Ci incontriamo quando è il momento della finalizzazione della canzone. La nostra etichetta ha disteso gli animi tra noi, prima litigavamo sempre sulle canzoni, ma è una cosa molto produttiva.”
Infine, ci parlano della loro esperienza ad Area Sanremo: “Area Sanremo è stata un’esperienza fantastica nonostante le restrizioni. L’accoglienza a Sanremo da parte dell’orchestra e dello staff è stata fantastica, siamo molto grati per questa opportunità e per il modo in cui siamo stati trattati.”
A cura di Egle Taccia
