A fine novembre abbiamo partecipato alla seconda data del live di Motta al Base di Milano, che ha confermato l’unicità della proposta artistica del cantautore romano. Nell’atmosfera riservata e avvolgente del BASE, Motta e compagni hanno suonato in una veste insolita, su un palco a 360°, completamente circondati dal pubblico che li ha accolti nel suo abbraccio, eliminando ogni barriera. Gli arrangiamenti potenti e originali hanno caratterizzato un concerto ricco di momenti che hanno spaziato tra la psichedelia e il noise e che sono culminati in una versione travolgente, quasi catartica di “Roma stasera”.
Questo tour porta in giro i brani del nuovo progetto “Suona! (Volume 1)” alternandoli ai brani storici del suo repertorio, che sono stati accolti da un pubblico molto coinvolto che si è lanciato in cori emozionanti durante pezzi come “Sei bella davvero” e L’ultima canzone”. Non sono mancati ospiti speciali come Alosi e il rapper Danno, che hanno arricchito la serata con collaborazioni intense, mostrando la grande amicizia ed alchimia che negli anni hanno costruito con l’artista. Tra il pubblico tanti volti noti e parecchi musicisti ascoltavano affascinati le note di Motta e della sua super band.
Motta ha accolto il pubblico spiegando di essere molto emozionato perché è stato un mese meraviglioso, presentando i suoi artisti come i più forti di tutti. Poi ha scherzato col pubblico chiedendo di zittirlo se si fosse dilungato con qualche parola di troppo. Durante la serata ha omaggiato la sua precedente formazione, i Criminal Jokers, interpretando “Bestie”.
Visto il clima natalizio del periodo, ha scherzato col suo cognome dicendo che sarebbe stato molto divertente se avesse fatto da testimonial alla Bauli. Ha annunciato l’ultimo brano, “Prenditi quello che vuoi”, dicendo che questa sarebbe stata l’ultima canzone di un tour che ricorderà come il più bello della vita perché è stato libero.
Nonostante qualche difficoltà visiva per il pubblico più distante a causa del particolare posizionamento del palco, questo live è stato un trionfo di suoni e connessioni, confermando Motta come uno dei più innovativi cantautori della scena italiana.
Report a cura di Egle Taccia
