Dicono di lei: “La Dotta, la Grassa, la Rossa”. La Dotta per via della sua università, tra le più antiche del mondo. La Grassa per la sua cucina, tra le più gustose. La Rossa per via della sua pelle e dei natali che ha dato a due tra le più grandi aziende motoristiche: Ferrari e Ducati. Nel caso non si fosse ancora capito stiamo parlando di Bologna! La città della musica, dei motori, della cultura universitaria e della mortadella.
Avete mai pensato di fare un week-end a Bologna? Io sì, proprio qualche giorno addietro e ho deciso di raccontarvi cosa, a mio avviso, vi regalerebbe Bologna nel caso decideste di dedicarle un po’ del vostro tempo.
Perché la città della musica, ad esempio? Perché nel 2006 Bologna è stata insignita del riconoscimento di “Città creativa della musica” UNESCO. Perché a Bologna c’è il Museo Internazionale e Biblioteca della Musica che è un vero e proprio gioiello per qualsiasi appassionato di musica e, infine, perché Bologna è la culla, adottiva e non, di molti musicisti contemporanei: da Lucio Dalla (di cui potrete visitare la casa in via D’Azeglio, 15) a Francesco Guccini, da Gianni Morandi a Cesare Cremonini. Anche Lo Stato Sociale si è formato a Bologna.
Persino il gigante Miles Davis si è esibito nella città della musica, una delle prime città a diffondere la cultura Jazz.
« Bologna è una vecchia signora dai fianchi un po’ molli,
col seno sul piano padano e il culo sui colli. »(Francesco Guccini)
Passeggiando tra un portico e l’altro arriverete inevitabilmente in Piazza Maggiore dove potrete ammirare la Fontana del Nettuno e visitare Palazzo D’Accursio e la Biblioteca SalaBorsa. Quest’ultima è una grande piazza coperta, strutturata su tre piani e un piano sotterraneo presso il quale, con un’offerta libera, potrete visitare gli scavi archeologici delle sedimentazioni di civiltà precedenti. La storia della biblioteca è estesa e variegata: da centro economico e finanziario a polo per eventi sportivi, non vi resta che scoprirla.
Bologna cultura umanistica, Bologna cultura scientifica: non perdetevi il Palazzo dell’Archiginnasio. All’interno, con la modica cifra di 5 € potrete visitare la splendida aula Stabat Mater (fastosa aula risalente all’antica sede universitaria) ed il Teatro Anatomico: un pezzo di storia della scienza medica dal grandissimo valore, scienza medica che allora chiamavano “architettura anatomica”.
Se il tempo ve lo permette non potete mancare la vista dall’alto della città della musica risalendo la Torre degli Asinelli affiancata alla Garisenda, tuttavia, siete avvisati: la vostra forza di volontà dovrà essere pari o superiore ai 498 scalini della torre, in altri termini: 97,20 metri pendenti in cambio di una meravigliosa veduta cittadina.
Le cose da vedere sono davvero tante, ma la distanza abbastanza ridotta tra l’una e l’altra le rende tutte visitabili nell’arco di una/due giornate, quindi, proseguendo la marcia sotto gli amati portici, dedicatevi assolutamente alla Basilica di San Petronio e alla Basilica di Santo Stefano.
La prima è la sesta chiesa più grande d’Europa famosa per la sua facciata incompiuta: in parte mattoni, in parte marmo rosso di Verona e pietra bianca d’Istia. Santo Stefano, invece, è una basilica minore conosciuta anche come “complesso delle sette chiese” nome adottato per via della commistione di ben 7 chiese, l’una dentro l’altra. Nel Cortile Pilato si respira tranquillità e freschezza.
Più o meno sinteticamente vi ho dato le dritte principali per i luoghi da non perdere, veniamo ora alla cucina.
La cucina Bolognese è un’edonista insaziabile, delizie per il palato a non finire.
Nei pressi di Piazza Maggiore esiste una zona adibita a mercato al chiuso, rilevante dal punto di vista storico perché da sempre luogo d’incontro per la cultura culinaria. Sto parlando del Mercato di Mezzo. Due interi piani di ristorazione dove potrete gustare qualsiasi cosa, dai panini ai tortellini, dalle tagliatelle alla bolognese al pesce.
In alternativa, vi consiglio caldamente La Baita del Formaggio in via Giuseppe Dezza dove potrete assaggiare varie stagionature del Parmigiano Reggiano accompagnato dal balsamico.
Per quanto riguarda la cena, c’è una vecchia osteria che da anni accoglie i suoi clienti con le sue prelibatezze: l’Osteria dell’Orsa. Anche quest’ultima vicina al centro storico Bolognese. Lavora 7 giorni su 7 e accanto ad essa potrete trovare il pastificio e comprare la loro pasta fatta in casa. Un piatto di tagliatelle al ragù costa 6,50 € accompagnatele al Sangiovese e le vostre papille gustative vi ringrazieranno ad oltranza. Sicuramente vi interesserà anche il fatto che il coperto e il servizio sono completamente gratuiti! L’unico consiglio che vi do, è di essere in loco piuttosto in anticipo, in quanto potreste trovare fila, quindi, dover attendere una decina di minuti.
Quando il Sole cala e giunge la sera, di locali a Bologna ce ne sono a bizzeffe, ma perché non regalarvi una serata a teatro? Io, ad esempio ho avuto la fortuna di vedere, nello splendido Teatro Duse, lo spettacolo di Dente e Guido Catalano: “Contemporaneamente insieme”.
E se vi dovesse avanzare del tempo? Di luoghi da visitare ce ne sarebbero altrettanti ma vi dò ancora una paio di dritte. Se il clima vi dovesse concedere la beneamata clemenza metereologica visitate: la Finestrella di Via Piella e scoprite il lato Veneziano della città della musica, il Palazzo Albergati (un po’ fuori città) e i Giardini Margherita con i suoi 26 ettari il parco principale di Bologna.
Ancora una volta non mi resta che augurarvi: buon viaggio! Buona esplorazione! E buon appetito!