Benedetta Raina è giovanissima: classe 2001, fin da piccola coltiva una grande passione per la musica e nei primi anni delle superiori inizia a scrivere i primi testi e a comporre le prime vere canzoni, prima in inglese e poi, più tardi, in italiano affrontando le tematiche di un’adolescente della generazione z, in bilico tra speranza e sconforto e alla continua ricerca di conferme negli altri.
Nel 2020 è uscito FRAMMENTI , EP d’esordio, una raccolta di fotografie di vita e adolescenza.
“Frammenti” è il tuo EP d’esordio: qual è il filo conduttore che lega tra loro i brani del disco?
FRAMMENTI è un insieme di piccole realtà distinte e distanti tra loro, momenti rubati ed imperfetti di adolescenza, momenti che anche se magari ci lasciano un ricordo doloroso non ritornano mai più così forti. A legare le canzoni è proprio la casualità con cui questi momenti sono stati raccolti, proprio come se fossero i “frammenti” di uno stesso vetro, rotto.
Quando nasce la tua passione per la musica e quali sono state le tue prime esperienze?
Canto fin da piccolissima e suono da quando avevo 14 anni, e le mie primissime esperienze risalgono più o meno a quel periodo. Per qualche anno ho fatto la cantante in cover band o in qualche duo con amici, ma la volontà è sempre stata, in cuor mio, quella di realizzarmi artisticamente e da sola. Questo perché, prima ancora della musica, io amo la scrittura, per me importantissima. Da un anno a questa parte pubblico la mia musica e sono sempre più vicina ai miei sogni.
Se potessi scegliere, con chi ti piacerebbe collaborare?
Tantissimi sono gli artisti che stimo, internazionali e non, e dato che ancora nessuno dei big sarebbe disposto a collaborare con me mi butto sull’autopsia più grande: Kurt Cobain. Lo so, non c’è più, ma per me è stato quasi un maestro di vita a distanza di anni dalla sua carriera, non so cosa darei anche solo per aver potuto assistere ad un concerto dei Nirvana.
Sei giovanissima: come vedi il futuro della musica in Italia?
In Italia sto amando particolarmente la sempre più palese anarchia di genere che si sta sviluppando, il famoso concetto di indie che vuol dire un po’ tutto e niente. Spero di crescere molto come artista e, soprattutto, spero che crescano le giovani donne, è ora di farsi sentire.
Domanda Nonsense: un frammento di vita indelebile è…
Sicuramente il momento in cui sono salita sul palco in Piazzale Roma a Dee Jay On Stage. Scambiare energie con così tante persone è stato irripetibile.
A cura di Laura De Angelis
