Jacopo “Dargen” d’Amico torna e colpisce nuovamente nel modo che meno ti aspetti, con un nuovo album realizzato a quattro mani dopo l’intrigante parentesi del 2017 con la pianista Isabella Turso (“Variazioni”). Il suo partner in crime è stavolta il vecchio amico Emiliano Pepe, eclettico musicista e produttore partenopeo, noto anche per essere convolato a nozze con La Pina nel 2013. “Ondagranda” è invece il titolo del progetto che unisce l’estro di queste due mine vaganti del rap italico, che molta curiosità ha destato fra gli addetti ai lavori: prodotto in perfetta armonia e relax dai due amici, che hanno inframezzato la produzione a spassosi momenti di divertimento e convivialità fra Milano, Tokyo e Riccione. Il disco segna in particolare il nuovo corso di Dargen, che con “Variazioni” ha dichiarato di aver finalmente chiuso quel cerchio iniziato nel 2006 con l’uscita di “Musica senza musicisti”.
L’album inizia infatti riallacciandosi all’ultima sperimentazione artistica di d’Amico, con atmosfere e tappeti di synth che richiamano il mood del precedente lavoro, aprendo nel contempo le prospettive musicali verso nuovi, inattesi orizzonti. Il rap si stempera in sonorità più soft e dichiaratamente basate su mid-tempos, accentuando la componente romantica e r’n’b dello stile di Dargen, ben valorizzata dall’operato di Emiliano Pepe, non comprimario ma autentico co-protagonista del disco.
Non nascondiamo quanto i primi ascolti siano stati spiazzanti: “Ondagranda” è il classico album che gioca a sorprendere con una profonda ricchezza di soluzioni sonore e desiderio di sperimentare, pur non essendo privo di un filo conduttore caratterizzato da atmosfere patinate e dalla consueta ironia di Dargen, che si dimostra ancora pungente e bizzarro giocoliere con parole e versi.
Dal r’n’b alla musica napoletana passando per gli anni ’80, in un mix sonoro che a tratti fa pensare ad un Liberato in versione sofisticata: “Ondagranda”, attraverso i suoi undici brani, è un album che dopo lo spiazzamento iniziale si lascia apprezzare per la sregolatezza di fondo che, paradossalmente, sorregge un lavoro che emana piacevoli atmosfere notturne. In “Ondagranda” troviamo un romanticismo ora sincero (“Dormi”, “Perché non sali un attimo?”), ora bizzarro (“Canzone sensibile”), al quale si uniscono un sarcasmo pungente (“Teppista!”, “Fotoshop”) e momenti piacevolmente dance (“Siamo sexy sexy” “A Copacabana”): elementi inusuali per il buon Dargen, il cui particolare lirismo si esalta grazie al tocco classicheggiante e partenopeo di un raffinato artista come Emiliano Pepe.
Opera con la quale i due artisti hanno scelto di occupare una nicchia assai sui generis nella scena italiana attuale – complice anche l’assenza fino ad oggi di esibizioni dal vivo per proporlo al pubblico e l’esclusiva possibilità di ascolto in digitale – “Ondagranda” è un piccolo cult che spiazza ancora una volta i fan di Dargen d’Amico. Il rap morbido e sofisticato di queste undici canzoni rappresenta un unicum che sfugge ad ogni classificazione, in cui la classe di Dargen ed Emiliano la fa da padrona, rivelando ad ogni ascolto nuove, imprevedibili sfumature.
Un lavoro che sarebbe assai interessante poter scoprire dal vivo, per cui ci auguriamo che i due artisti abbiano in serbo qualcosa nei prossimi tempi.
Tracklist:
- Dormi
- Perché non sali un attimo?
- Sposami (Scusami)
- Canzone Sensibile
- Anche Secondo Me
- Teppista
- Siamo Sexy Sexy
- A Copacabana
- Fotoshop
- Lo preferisco vaginale
- Ondagranda è il saluto che fa stare bene