MUSICULTURA
RIACCENDE LA MUSICA DAL VIVO
Dal 19 al 28 marzo si sono svolte le Audizioni Live in diretta streaming
dal Teatro Lauro Rossi di Macerata
Un viaggio alla scoperta della nuova canzone italiana
Dopo il record di iscrizioni, con oltre 1000 artisti in gioco e i tre mesi dedicati all’ascolto delle 2.126 canzoni in concorso, la XXII Ed. di Musicultura, il Festival della Canzone Popolare e d’Autore Italiana, riaccende la musica dal vivo.
Sanificazioni, distanziamenti e test non hanno fermato infatti le attese Audizioni live dei concorrenti che hanno superato la prima fase del concorso.
Dal 19 al 28 marzo, i 63 artisti selezionati si sono esibiti dal vivo, nel pieno rispetto delle norme anti Covid-19, al Teatro Lauro Rossi di Macerata, di fronte alla giuria di Musicultura e in diretta streaming sui canali social del Festival.
Le Audizioni live sono il passaggio artisticamente più intrigante dell’iter annuale della manifestazione, dove ci si emoziona di fronte ad un’Italia creativa variopinta, che scrive e canta canzoni sull’onda di un’urgenza intima.
“Ci interessa continuare a fare il possibile per offrire agli artisti chances concrete di suonare dal vivo, anche se confesso che, come tutti, siamo affaticati dal protrarsi della medicalizzazione delle nostre esistenze – dichiara il direttore artistico Ezio Nannipieri. – L’anno scorso, a fine lockdown, fummo tra i primi a riaprire alla musica dal vivo, nel rispetto delle regole, prima in streaming, poi anche in presenza del pubblico. Avevamo immaginato più roseo questo inizio di primavera, purtroppo invece le Audizioni live 2021 si sono svolte senza spettatori e, per artisti e staff tecnico, canzoni e tamponi fanno ancora rima.”.
Come annunciato sui canali social della manifestazione, Musicultura designerà a breve 15 dei 16 finalisti, il sedicesimo sarà indicato dalle giurie universitarie. Il Comitato Artistico di Garanzia di Musicultura è composto da:
Claudio Baglioni, Brunori Sas, Diego Bianchi, Francesco Bianconi, Luca Carboni, Francesca Archibugi, Enzo Avitabile, Alessandro Carrera, Guido Catalano, Ennio Cavalli, Carmen Consoli, Simone Cristicchi, Gaetano Curreri, Teresa De Sio, Niccolò Fabi, Frankie hi-nrg mc, Giorgia, Dacia Maraini, Mariella Nava, Gino Paoli, Antonio Rezza, Vasco Rossi, Ron, Enrico Ruggeri, Tosca, Paola Turci, Roberto Vecchioni, Sandro Veronesi, Riccardo Zanotti.
Il lungo cammino di Musicultura 2021 terminerà a giugno, nella settimana tra il 14 e il 19, quando nel centro storico di Macerata si dissemineranno i variegati appuntamenti della Controra e lo Sferisterio ospiterà le serate conclusive del festival, con gli otto vincitori del concorso in veste di protagonisti sul palco assieme ad ospiti prestigiosi nazionali ed internazionali. Lì conosceremo il nome del vincitore assoluto della XXXII edizione, decretato dal pubblico, al quale andranno i 20.000 euro del Premio Banca Macerata.
Musicultura è da 32 anni il festival della canzone italiana e d’autore, che scopre i giovani protagonisti della musica italiana. Nasce nel ’90, con i primi firmatari Fabrizio De André e Giorgio Caproni e cresce negli anni fino a diventare un punto fermo della nostra cultura musicale.
Abbiamo partecipato alla conferenza stampa di presentazione della prossima edizione.
Ad aprire l’incontro è Ezio Nannipieri: “Abbiamo voluto cominciare mostrando il palco, cuore pulsante del teatro. È una delle poche occasioni in cui si può lavorare nel mondo dello spettacolo dal vivo. Un grazie speciale a Ron e a Francesco Bianconi che, come membri del comitato artistico di garanzia, sono oggi con noi e lo fanno con la loro ben nota e amichevole disponibilità. Abbiamo tenuto le audizioni di Musicultura, ma ci siamo arrivati un po’ straniti e affaticati da questa medicalizzazione degli ultimi tempi, vorremmo un pubblico in carne ed ossa, vorremmo che canzoni e tamponi non fossero più una rima. Riteniamo molto importante creare, dove è possibile e al meglio, delle buone occasioni per suonare dal vivo. Speravamo in una primavera un po’ più rosea a livello sanitario, ma stiamo preparando tutto con molto scrupolo. Dal punto di vista delle maestranze le figure coinvolte sono 49, questo dà un’idea delle proporzioni dell’avventura organizzativa in cui ci stiamo addentrando.”
Gli fa seguito Ron: “Sto cambiando molto, sono stato costretto, senza volerlo, a cercare di vivere la mia vita e il mio lavoro in un altro modo, cercando di migliorarlo, per questo tutto è importante, come è importante ascoltare e riascoltare una canzone. Anche con le mie a volte succede che le sento e non mi convincono, ma poi riascoltandole comincio ad innamorarmene. Ci sono mari, nuvole e cieli meravigliosi che è giusto scoprire. Adesso, quando ascolto, cerco di capire di più, di essere comprensivo nei confronti dei colleghi. Tutti abbiamo bisogno di comprensione. Io sono stato spento per un anno, ma ho visto colleghi che invece scrivevano e scrivevano. Sto cambiando perché sento che c’è qualcosa che mi dice di cambiare, voglio essere migliore come uomo e come musicista e quindi è giusto essere più attenti.”
Altro protagonista di questo incontro è stato Francesco Bianconi, che spiega: “Condivido e sottoscrivo le parole che ha detto Ron, soprattutto riguardo alla condizione della pandemia in cui ci siamo trovati. Anche io sono rimasto in un blocco totale, ho avuto uno shock che mi ha causato un blocco dello scrittore, questo mi ha spinto a guardarmi dentro. Spero che quello che stiamo vivendo sia un tempo che spinga tutti a guardarci dentro e ad affrontare le nostre profondità, anche quelle scomode. Guardarsi dentro fa sempre bene, ciò non significa chiudersi, essere individualisti, egoisti. Questo periodo terribile potrebbe essere l’occasione per trovare un altro sé. Tento di praticare forme diverse dalla canzone e questo mi aiuta molto. Sono forme diverse, ma sono entrambe il frutto dello stesso albero. Si tratta sempre di raccontare storie, di comunicarle in una specifica maniera. Sia la canzone, sia lo scrivere in prosa, aiutano tanto ad intercettare il mondo. Mi sento privilegiato nel riuscire a praticare forme diverse come la canzone e la letteratura, nutrire più stimoli differenti in un mondo che sta cambiando, è sempre più veloce. Viviamo in un mondo che non sappiamo più catturare, fotografare. È un compito sempre più difficile, per cui nutrirsi di varie forme di espressione aiuta, è una forma di conoscenza.”
A cura di Egle Taccia