Lo scorso 16 dicembre Carmen Consoli si è esibita in concerto al Teatro Metropolitan di Catania per il tour teatrale di “Volevo Fare la Rockstar”, suo più recente capitolo di una carriera piena di grandi successi.
Tutto si apre con la voce narrante dell’artista, che fa suoi i sentimenti di questo periodo e ci racconta il percorso di questo album che l’ha portata a noi ancora una volta.
Lo spettacolo è diviso in tre atti, come a voler rispettare la natura teatrale di questo tour e i luoghi che lo ospitano, messi a dura prova in questi due anni di continue chiusure. Ad accompagnarla due eccellenti musicisti, Marina Rei alla batteria e Massimo Roccaforte alle chitarre.
Il primo atto è tutto dedicato all’ultimo lavoro, ha una veste più acustica e intima e racconta “Il sogno”, quello di varcare i confini della propria terra e di affacciarsi al mondo con la propria musica. Carmen Consoli e Massimo Roccaforte ci conducono in un viaggio onirico che non parla solo di grandi sogni, che spesso appaiono irraggiungibili, ma che ci racconta di una società sempre più aggressiva, dove il più forte detta legge grazie a un seguito di ignoranza e paura (“Mago Magone”, “L’uomo nero”). Come uscirne? Aggrappandosi ad un aquilone di speranza, curando il proprio talento con disciplina e studio, superando un intralcio dopo l’altro. Ci parla di questo mondo schiacciato dalla crisi climatica (“Una domenica al mare”), dei sogni di una bambina cresciuta dall’amore della propria famiglia negli anni di una città in guerra, difficili da raccontare a una ragazzina (“Volevo fare la rockstar”), ma anche del suo ruolo di madre in una società dove i valori sembrano precipitati verso l’abisso (“Le cose di sempre”, “Imparare dagli alberi a camminare”).
Si passa al secondo atto dedicato a “Gli anni mediamente isterici”. Sul palco Carmen Consoli e Marina Rei incendiano il teatro con suoni elettrici tiratissimi, che fanno venire voglia di alzarsi dalle sedie. Questa seconda parte ci offre la narrazione di una femminilità sfaccettata, sfrontata e “mediamente isterica”. I brani che ascoltiamo in questa veste acida, oltre all’innato talento dell’artista, ci fanno apprezzare una Marina Rei super carica alla batteria, e sono successi come “Per niente stanca”, “Besame Giuda”, “Geisha” e il brano di Marina Rei “Donna che parla in fretta”.
Il terzo atto si intitola “L’amicizia” e porta in scena i brani dell’artista più amati dal pubblico, interpretati dai tre musicisti. Il momento più commovente di questa ultima parte è sicuramente l’omaggio a Franco Battiato, recentemente scomparso, al quale l’artista era legata da una profonda amicizia, ricordato col brano “Stranizza D’amuri”. Il pubblico la accompagna sulle note de “L’ultimo bacio”, di “Blunotte”, “In bianco e nero”, “Parole di burro”, “Amore di plastica”, ‘A Finestra”.
Carmen Consoli ancora una volta porta in scena un tour tanto eccezionale quanto coraggioso, necessario per far sentire la sua voce in uno dei momenti più duri della nostra storia e ricordare al suo pubblico che questa è solo una fase, dalla quale riusciremo ad uscire anche grazie alla musica e alla cultura.
Report a cura di Egle Taccia
Foto a cura di Christian Cannavò
