Fedez al suo quindicesimo anno di carriera, ieri ha annunciato l’uscita imminente del suo sesto album dal titolo ”Disumano”, che sarà disponibile su tutte le piattaforme digitali e nei negozi fisici dal 26 Novembre 2021.
L’annuncio arriva via social con l’immagine di copertina, opera dello scultore contemporaneo Francesco Vezzoli, dal titolo “Il narcisista pessimista”, che mostra il busto del rapper intento a baciare se stesso, bacio che lui stesso rifiuta, e i titoli della tracce, alcune delle quali note già al pubblico: “Chiamami per nome” presentata insieme a Francesca Michelin durante l’ultimo Festival di Sanremo, “Mille” con Achille Lauro e Orietta Berti, uno dei tormentoni dell’estate scorsa, “Bella storia”, “Bimbi per strada“, “Meglio del cinema”, dedica a sua moglie Chiara Ferragni e “Problemi con tutti”. Un’ora dopo ha condiviso un breve video dove riassume con una sola frase anche il significato della copertina: “Ora sono lo stronzo che odiavo”. Alla mezzanotte ha lanciato, inoltre, un nuovo singolo “Morire, morire”.
Sembra che il rapper milanese abbia voluto restare attuale andando indietro nel tempo alle sue prime canzoni che denunciavano la corruzione di una società o meglio di una politica ingiusta e opportunista. «Morire, morire, morire per quello che conta, per le proprie idee. Morire, morire, morire ogni cazzo di volta, morire per te. E poi svegliarmi a pezzi come gli hooligan», canta nel ritornello, un pezzo che ci offre una visione cruda, una rabbia viscerale e la solitudine di chi protegge i suoi ideali contro una politica che non tutela, una società vittima di pregiudizi e violenza che si muove come un burattino nelle mani di una legge cieca che categorizza e uccide la sua creatura: il diverso.
Il video ufficiale è una graduale sequenza di immagini forti: il cantante solo, sbeffeggiato, umiliato, percosso dalla folla, accoltellato da un prete simboleggiante la corruzione di un’istituzione che dovrebbe preoccuparsi di questioni spirituali e interiori, colpito da un colpo di pistola mentre indossa una camicia di forza senza l’energia per reagire, un percorso dalla fama alla morte. Un progetto discografico, testimone della crescita personale e artistica di un uomo che ha sempre usato la sua musica come mezzo di denuncia.
A cura di Costanza Maugeri