Il 24 luglio a Taormina è arrivato Gazzelle, insieme a una folla di ragazzi da ogni parte della Sicilia e d’Italia, coloratissimi e felici di ritrovarsi così vicini al proprio idolo.
L’arrivo sul palco dei musicisti e di Gazzelle viene accompagnato da un’esplosione di gioia tra il pubblico, che si alza subito in piedi per ballare e cantare sulle note di “Meglio così” e “Non c’è niente”. Saluta tutti e dalla platea parte un boato di applausi.
Si va avanti con “Però” e “Sbatti”. Saluta di nuovo e chiede al suo pubblico di fare un po’ di caciara, poi fa un commento sul Teatro Antico, sottolineando come questo posto incredibile gli ricordi Roma.
Si va avanti con “Blu” e con altri apprezzamenti sul luogo che lo ospita: “W la Sicilia! È la prima volta a Taormina in vita mia, devo dire che è molto bella”.
“Lacri-ma” anticipa una canzone scritta durante il lockdown, “Ora che ti guardo bene”, seguita da “Nmrpm” e “7”. Chiede al pubblico da quale parte della Sicilia arrivino e così scopriamo che ci sono tantissimi ragazzi provenienti da ogni parte dell’isola, ma non solo, per vedere Gazzelle.
Prosegue con “Smpp” e, dopo aver fatto cantare “Tanti auguri a te” dal pubblico ad un membro della band, chiede di cantare “Polynesia” insieme a lui.
“Sopra” è seguita dai cori sul ritornello di “Fottuta canzone” e “Gbtr”. Secondo Gazzelle: “In Sicilia siete più felici che nel resto dell’Italia.” L’enorme partecipazione del pubblico lo conferma.
Si va avanti con “Scusa” e una canzone che dedica ai suoi cani, “Nero”, seguita da “Vita paranoia”.
“La prossima canzone parla di me e di quanto faccia schifo…Settembre”.
Si entra nel vivo del concerto con molti pezzi che sono quasi degli inni per il pubblico: “Punk”, “Tutta la vita”, “Scintille”. Si ritira dietro le quinte dicendo: “Vi voglio bene ragazzi”, ma viene richiamato dalla sua gente che non vuole saperne di lasciarlo andare e torna quasi subito per concludere il live con “Quella te” alla fine della quale vola un reggiseno sul palco, segno che le vecchie abitudini non muoiono mai, e con “Destri”. Sulle note dell’ultima canzone, “Non sei tu”, scende in platea e gira tra i suoi ragazzi, senza risparmiarsi, venendo letteralmente assalito da un calore riservato a pochi.
Di concerto in concerto Gazzelle si dimostra sempre più maturo, parla poco, ma sa come avvicinarsi al suo pubblico col suo atteggiamento timido e schivo, che però nasconde un gran cuore racchiuso nei suoi pezzi.
Report a cura di Egle Taccia