«Quando ci definiscono una pietra miliare della storia musicale italiana, a noi sembra un enorme complimento. Certo è che, in 50 anni di carriera, ne abbiamo combinate un bel po’.
Abbiamo fatto gli arrangiatori, i session man, i compositori, gli esecutori, i produttori.
Siamo arrivati al pubblico attraverso film, sceneggiati televisivi, radio e cartoni animati.
Abbiamo viaggiato tra le classifiche internazionali con Santamaria, Orzowei, Christine.
Siamo stati M&G Orchestra, Dilly Dilly, Oliver Onions. Ma, soprattutto, siamo stati Guido e Maurizio De Angelis: sempre, in tutto e per tutto.
Abbiamo messo un pezzo di noi in ogni nota della nostra musica, un investimento che ci ritorna in energia e adrenalina ogni volta che calchiamo un palcoscenico.
Ecco perché, dopo esserci messi in gioco con i nostri due progetti live: Reunion Live e …continuiamo a chiamarli Oliver Onions, abbiamo deciso di tornare sul mercato discografico con FUTURE MEMORABILIA».
Guido e Maurizio De Angelis
Due autentiche superstar della musica italiana e internazionale, vere e proprie leggende della storia della pop culture, tra i più famosi autori di colonne sonore al mondo – da Sandokan e Orzowei ai celebri film di Bud Spencer e Terence Hill: gli OLIVER ONIONS sono tornati con FUTURE MEMORABILIA, il nuovo iconico disco uscito venerdì 29 ottobre per BMG, arrangiato da Ricky Quagliato.
FUTURE MEMORABILIA è un avventuroso road trip in dieci tappe e una sola destinazione: la musica, quella cult con nuova veste future pop targata OLIVER ONIONS.
Al blocco di partenza la versione 2.0 della mitica Dune Buggy (From The Future), bandiera mondiale degli OLIVER ONIONS, indimenticabile colonna sonora di …altrimenti ci arrabbiamo!, seguita dall’energica accelerata di Bulldozer #63, drum machine, chitarre e cori. Si fa strada nella giungla metropolitana della nuova Orzowei Tommaso Paradiso, che colora i ritornelli di questo vero e proprio inno contaminandoli con il suo stile unico. Se Sandokan indossa l’abito sofisticato e di grande impatto di Claudio Baglioni, reso unico dalle note della celebre violoncellista Tina Guo (OST Pirati Dei Caraibi), Flying Through The Air (50th Anniversary) ci fa volare e atterrare tra i ritmi tipicamente caraibici di Banana Joe Feat. Bud Spencer, omaggio al grande amico e attore a cinque anni dalla sua scomparsa. La superstar tedesca Roland Kaiser gioca in casa al fianco degli Oliver Onions nella fresca Santa Maria Memorabilia, Elio e le Storie Tese si riuniscono per dare un tocco stravagante a La la la la lalla (Coro dei Pompieri) con il loro inconfondibile stile, mentre Sheriff assume un sapore d’oltreoceano con l’icona del grande schermo David Hasselhoff. Al rush finale, We Believe In Love, un’impennata d’amore con la grande voce di Elhaida Dani, la Esmeralda di Notre-Dame de Paris.
Abbiamo partecipato alla conferenza stampa per la presentazione del progetto.
Guido De Angelis: Avevamo cominciato a fare molti concerti in giro per il mondo prima della pandemia, iniziando subito dopo che Bud Spencer se n’è andato, e abbiamo fatto il primo concerto in sua memoria a Budapest nel 2016. Da quel momento abbiamo cominciato a fare concerti in tutta Europa. Poi è arrivata la pandemia e ci siamo fermati come si è fermato il mondo intero e a un certo punto ci siamo guardati con Maurizio e abbiamo pensato di fare una rivisitazione dei nostri brani più importanti, con nuovi arrangiamenti e l’aiuto di qualche amico. Ci dicevamo che il prossimo disco avremmo dovuto farlo per dare un impulso molto forte, molto energico ai nostri brani prima di poter ricominciare a fare i concerti e a portarlo in giro per il mondo, speriamo abbastanza presto. Grazie alla BMG che ha creduto molto in noi, abbiamo realizzato questo disco.
Maurizio De Angelis: In effetti quello che ci serviva era di andare a trasformare dei brani che erano conosciuti, sviluppati e amati da tanti anni in un certo modo, ed è nata l’esigenza di ripresentarli in una veste che fosse più aderente ai gusti, alla timbrica musicale, alle atmosfere e alle sonorità che si avvicinassero un po’ di più ai gusti attuali. Da questo punto di vista abbiamo cercato di coinvolgere artisti che aggiungessero occhi diversi rispetto ai nostri. Abbiamo creduto che la soluzione fosse di coinvolgere orecchie esterne e di affidare i brani a dei musicisti che conoscono bene le nuove sonorità in modo da rivisitare i nostri brani in maniera attuale. Ricky Quagliato si è incaricato di svolgere questo lavoro eccellente e devo dire che c’è stata una fusione tra i vecchi suoni, il digitale e le timbriche, che insieme hanno reso possibile un disco molto affascinante.
A questo punto è il momento di presentarci gli ospiti che hanno partecipato al progetto.
Claudio Baglioni è un nostro amico da sempre. Abbiamo collaborato insieme per il suo primo disco e ci conosciamo da tanto tempo. Claudio già qualche anno fa incise Sandokan per conto suo e quando gli abbiamo chiesto se se la sentisse di partecipare al disco ha risposto subito di sì ed abbiamo realizzato una versione di cui siamo molto orgogliosi.
Poi abbiamo scoperto, per sue esplicite dichiarazioni, che c’è un artista molto bravo che si chiama Tommaso Paradiso, che ha sempre dichiarato di essere stato un nostro fan fin dai tempi in cui era giovanissimo. Quando abbiamo deciso di chiamare degli artisti, ci è venuto subito in mente il suo nome. Non c’è stato nessuno sforzo da parte sua, ha subito accettato e probabilmente ne avrebbe voluto cantare più di uno, ma alla fine abbiamo scelto un brano che lui ama molto, Orzowey, che ha questa atmosfera che all’inizio è tribale, ma che poi tende verso il futuro, da cui nasce anche il titolo del nostro album perché, partendo dalle origini, volevamo orientare questo disco in un contesto che avesse una gradevolezza che fosse percepita anche dalle nuove generazioni.
Poi ci sono Elio e le Storie Tese che hanno realizzato con grande entusiasmo una rivisitazione del coro dei pompieri di “Altrimenti ci arrabbiamo” e, quando abbiamo sentito la versione finita, io e mio fratello siamo saltati dalla sedia per quanto fosse divertente e forte. Si vede la grande tecnica della formazione e tutto l’amore che ci hanno messo e li ringraziamo ufficialmente.
A David Hasselhoff abbiamo affidato uno dei brani che si avvicinava di più alle sue corde e al suo mondo, Sheriff. Anche lui ha aderito con molto piacere. A parte che è un attore famosissimo, quando cadde il muro di Berlino faceva parte di uno dei gruppi che suonava lì. È molto famoso anche per questo, non solo per la sua carriera da attore.
Poi c’è uno dei brani che è stato completamente rinnovato. Questo brano è stato adattato con un nuovo testo pieno di poesia. C’è un arrangiamento molto suggestivo che vi invito ad ascoltare e per cantarlo abbiamo invitato la protagonista di Notre-Dame de Paris, Elhaida Dani. Vi invitiamo a sentire con molta attenzione questo brano.
Riguardo ai loro progetti nei prossimi mesi, spiegano: Speriamo di fare dei concerti e abbiamo deciso di fare due date in primavera: il 7 aprile a Milano e l’11 aprile a Roma.
A cura di Egle Taccia