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No Press – MI AMI FESTIVAL 2018: EDIZIONE DA RECORD

Un’edizione da record quella del MI AMI Festival 2018, organizzato dall’agenzia BetterDays e dal portale musicale Rockit.it: oltre 15 mila presenze di pubblico nella due giorni al Circolo Magnolia (25 e 26 maggio).

Oltre al già annunciato tutto esaurito in prevendita della prima serata, venerdì 25 maggio, anche la giornata di sabato 26 è stata festeggiata con l’afflusso di migliaia di spettatori, benedetti dal clima mite e rinfrescati dai meravigliosi e verdissimi alberi dell’Idroscalo di Milano.

Ma non sono solo i numeri a decretare il grande successo di questa quattordicesima edizione, che ha visto sui palchi del MI AMI tutto il meglio della musica italiana, tra reunion attesissime, live unici, nuove scoperte e sorprese imperdibili.

“È stato un MI AMI importante, indimenticabile e luminoso, che ci racconta di un Paese in cui c’è molta voglia di musica in cui riconoscersi e un evidente desiderio di concerti, festival e situazioni in cui incontrarsi, farsi sorprendere e stare insieme”, dichiarano Carlo Pastore e Stefano Bottura, i direttori del Festival. “Il dato più interessante è che per molti spettatori è stato il primo MI AMI di sempre. Si tratta di uno scarto generazionale da non dare per scontato. In questa maniera prosegue il nostro lavoro non solo di scouting e valorizzazione della musica italiana del futuro, ma anche di alfabetizzazione ai Festival di tipo anglosassone/europeo, un modello ancora ‘giovane’ in Italia”, continua Pastore. Un ringraziamento speciale alle migliaia di persone intervenute lo fa Bottura: “Il MI AMI ha un pubblico bellissimo, curioso, educato, gentile e rispettoso. Capace di superare con un sorriso quei piccoli disagi e le inevitabili code che un evento così grande porta con sé. Davvero la meglio gioventù”.

È stata come sempre la musica il motore di tutto. Unica e speciale è stata l’esibizione dei Prozac +, a 20 anni dall’uscita del seminale “Acido Acida” e a 13 dall’ultimo concerto assieme: gioia, commozione e pogo fra pubblico e backstage, dove tutta la scena musicale italiana riunita (da Manuel Agnelli a Vasco Brondi) ha voluto dare il giusto tributo ad una band ancora in formissima che ha ricordato a tutti il proprio valore. Partecipatissimi e infuocati poi gli altri concerti del main stage: un mefistofelico Cosmo che arriva fino al mixer in stage diving e torna fin sul palco; la festa eccezionale degli Ex Otago, unica data estiva per loro; una talentuosa e coloratissima Francesca Michielin; gli italobrasiliani Selton con un nuovo convincente live in formazione a cinque elementi; i sempiterni Tre Allegri Ragazzi Morti nella loro unica data estiva, che confermano di essere ancora oggi faro di più generazioni; senza dimenticare l’eleganza assoluta di Dj Gruff e la trap di Sick Luke. E poi il Palco Havaianas, l’iconica Collinetta del Festival, palco amatissimo da cui ricevere conferme importanti su quali saranno le next big thing della musica del futuro: lo street pop di Frah Quintale e Coma Cose sopra tutti, vere e proprie ovazioni per loro, concerti di peso di Willie Peyote e Galeffi sul venerdi; mentre ad illuminare il sabato è stata la classe, l’eleganza e il gusto del siciliano Colapesce, della pesarese Maria Antonietta e del romano Germanò, senza dimenticare le interessanti ragazze con la chitarra Giorgieness e Mèsa, due prove assolutamente convincenti. Sul palco MI FAI invece si è nuovamente celebrato il rito della sincronia multidisciplinare: gli artisti scelti da Johnny Cobalto hanno illustrato live i set dei numerosi artisti in cartellone. E’ qui che ci sono state le vere rivelazioni del festival: fra gli altri, il mattatore Auroro Borealo, la psych-funk band Vanarin, il rapper Mosè Cov, la soul pop singer CRLN, il produttore Go Dugong, la band nu-soul Black Beat Movement, il disco set di Leo Pari, il dj set di Ciao! Discoteca Italiana, la classe di Han e la sperimentazione di Machweo.

Infine, a rendere indimenticabile questa edizione anche una serie di sorprese. Il cantautore Calcutta è salito sul palco alla 1 di notte di venerdì 25, in occasione dell’uscita del suo nuovo album EVERGREEN, nella più totale felicità collettiva, prima di farsi vedere al Karaoke in area MI MANGI a cantare “In Alto Mare” della Bertè. Set a sorpresa anche per i Selton, mini show acustico per loro il venerdì in Area Relax Havaianas, e per gli Shazami di Russo e Mandelli, sabato notte al Bar Sport. Ospiti a sorpresa anche Giorgio Poi, sul palco con Frah Quintale ad eseguire la loro hit “Missili”, i rapper Ketama e Pretty Solero ospitati da Generic Animal, Dutch Nazari sul palco con Willie Peyote e infine Jennifer dei Technoir con Go Dugong.

Edward Agrippino Margarone nasce a Caltagirone il 13 Giugno 1990. Cresce a Mineo dove due grandi passioni, Sport e Musica, cominciano a stregarlo. Il suo nome è sinonimo di concerto tanto che se andate ad un live, probabilmente, è lì da qualche parte. Suona il basso ed è laureato in Ingegneria delle Telecomunicazioni.

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