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No Interview

No Interview – Conosciamo meglio il Rock Contest di Controradio

È stato prorogato al 12 Ottobre il termine per candidarsi al Rock Contest di Controradio, giunto ormai alla sua trentesima edizione,  che si svolgerà a Firenze il prossimo Novembre, con la finale a Dicembre presso l’Auditorium Flog. Trampolino di lancio per tantissimi artisti, il Rock Contest punta sulle band emergenti under 35 che creano musica originale. Anche per quest’anno è prevista una giuria d’eccezione che valuterà le migliori proposte musicali, per trovare la stella nascente della musica rock (intesa più come attitudine che come genere).

Egle Taccia ha incontrato Giuseppe Barone per conoscere tutte le novità della prossima edizione.

Che novità avete in mente per questa nuova edizione del Rock Contest?

La novità fondamentale, quella che dà il senso al concorso, sono le nuove band. Ogni anno speriamo di intercettare le più interessanti realtà esordienti sul territorio nazionale ed ogni anno è una vera sorpresa. Questa però è una edizione importante, la trentesima da quel lontano 1984 (c’è stato qualche anno di pausa), e per celebrarli degnamente stiamo preparando un lungometraggio che ne racconti la storia e a curarlo sarà Giangiacomo de Stefano (avrete già visto la sua serie “Rotte Indipendenti” su Sky Arte). Per la serata finale invece stiamo lavorando ad una importante celebrazione, un evento unico con molti ospiti, di un pezzo di storia del Contest ma sarà una sorpresa di cui parleremo più avanti.

Quali sono i premi in palio?

Ah, tantissimi, come sempre. Quasi 10.000 euro in palio per attività che consentano una crescita professionale: al vincitore delle fasi live vanno 2000 euro, al secondo classificato 5 giorni in uno dei più prestigiosi studi di registrazione italiani, il SAM Recording Studio (ci registrano Stefano Bollani, il Teatro degli Orrori, The Zen Circus etc); la SIAE mette a disposizione 3.000 euro agli autori del miglior brano musicale presentato in concorso; la Regione Toscana per il Premio Fondo Sociale Europeo offre 3.000 euro al brano che meglio intercetterà dinamiche e problematiche legate al mondo giovanile, infine il Premio Ernesto de Pascale offre all’artista che presenterà la miglior canzone in Italiano la possibilità di registrare la canzone in questione presso il SAM. Ma la vittoria più importante è comunque il farsi notare da una platea di addetti ai lavori di prim’ordine e godere del risalto nazionale che la manifestazione ottiene ogni anno.

Per capire l’importanza di iscriversi al contest, ci fate qualche nome dei vincitori delle precedenti edizioni?

Come dicevo sopra la vittoria in sé non è importante; in tantissimi, pur non vincendo, hanno utilizzato il volano della manifestazione per un’ accelerazione della propria carriera, in ogni caso, dalla fase iniziale del concorso non possiamo non citare Irene Grandi, Roy Paci o Dirotta su Cuba, negli anni più recenti sicuramente gli Offlaga Disco Pax (che grazie alla vittoria del contest realizzarono quel piccolo/grande capolavoro che fu Socialismo Tascabile), King Of The Opera, Manitoba, /Handlogic, i ROS, Lo Straniero, The Street Clerks (poi approdati alla televisione) e i Loren (proprio in questi giorni esce il loro album per Garrincha, in parte realizzato nello studio personale di Ligabue proprio grazie al Contest, vedrete che ne parleranno tutti) e tanti altri.  

Per partecipare bisogna presentare 3 brani originali. Quali sono le caratteristiche stilistiche che vengono premiate al Rock Contest?

La personalità prima di tutto, poi l’accuratezza nella proposta, le idee chiare sulla direzione intrapresa, la padronanza del palco sicuramente, e la coesione fra i musicisti, la capacità di essere sintonizzati sul suono che gira intorno. Ricordiamo che per “rock” ormai intendiamo solo un’attitudine, il concorso è aperto a tutti i generi ed in particolare alle proposte più innovative.

Una cosa che viene spesso sottovalutata è la biografia della band. Quali consigli date ai partecipanti per raccontare la propria storia in maniera accattivante?

La brevità, la brevità è fondamentale. Evitare le info inutili e concentrarsi su “chi” siete e “cosa” fate. Il “perchè” è facoltativo, quello che avete fatto in precedenza invece va riportato solo se veramente significativo. Il testo “poetico” è fortemente sconsigliato (per quello c’è già la musica), la biografia è un testo, in qualche modo, “tecnico”.

Avete già qualche nome da anticiparci tra i componenti della giuria?

Per ora ti posso solo anticipare la presenza degli scout della Woodworm nelle fasi semifinali e finali, il resto lo riveleremo nei prossimi giorni, ma come sapete stiamo parlando di nomi di prim’ordine (nelle scorse edizioni abbiamo avuto Dario Brunori, Cristina Donà, Alberto Ferrari dei Verdena, Giulio Ragno Favero, Lodo Guenzi de Lo Stato Sociale, Iosonouncane, Dente, Max Collini, Enrico Gabrielli, Piero Pelù, Andrea Appino di The Zen Circus, Rachele Bastreghi dei Baustelle, Manuel Agnelli e tanti altri.

Domanda Nonsense: Quali sono le cose da fare per perdere il Rock Contest?

Ah, di sicuro non rispettare gli altri musicisti in gara! Per noi la dimensione di collaborazione e di amicizia è molto importante (la rete di amicizie nate al Rock Contest si è sempre rivelata molto importante per tutti i partecipanti), l’agonismo sfrenato e irrispettoso invece ci piace  davvero poco.

Intervista a cura di Egle Taccia per Nonsense Mag

Written By

Egle è avvocato e appassionata di musica. Dirige Nonsense Mag e ha sempre un sacco di idee strambe, che a volte sembrano funzionare. Potreste incontrarla sotto i palchi dei più importanti concerti e festival d'Italia, ma anche in qualche aula di tribunale!

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