Cantautrice, interprete e vocalist del gruppo The Music Family e attrice teatrale, Rosmy, nome d’arte di Rosamaria Tempone, è un vulcano di energie. Universale è il titolo del suo primo album, prodotto da Enrico Palmosi e distribuito da Azzurra Music.
In “Universale” racconti le mille sfaccettature dell’amore. Quanto può essere potente questo sentimento?
“L’amor che move il sole e l’altre stelle” basta citare Dante e capire come la potenza dell’amore possa smuovere l’universo intero, il verso è diventato sottotitolo di “Universale” così da evidenziare le tante sfaccettature racchiuse in questo disco che mi ha regalato tante soddisfazioni.
Hai deciso di accompagnare il titolo di ogni brano con un sottotitolo, perché questa scelta?
Ho provato a dare colore e leggerezza a quella sottile distinzione dalla parola “amore” che ruota intorno ad ogni singolo brano.
Nella tracklist, oltre ai pezzi inediti, è presente anche una cover, “Se mi sfiori”, interpretata da Mia Martini e scritta da Mango. Cosa ti lega a questa canzone?
Mia Martini per me è stato un passaggio importante nella musica, mi ha dato la forza di credere in ciò che stavo facendo. Nel 2016 quando ho vinto il tanto conosciuto Premio Mia Martini ho capito che qualcosa stava succedendo dentro di me e da lì è iniziato il mio volo verso qualcosa in cui credo e porto avanti con passione e determinazione. “Se mi sfiori” è stata una scoperta dolcissima, scritta da un mio conterraneo, il grande Pino Mango, ancora non conosciuto, per Mia Martini e non poteva che diventare un brano che ancora oggi mi emoziona profondamente quando lo canto live.
“Ninna Nanna”, invece, è un riarrangiamento di una nenia lucana, eseguito insieme al gruppo popolare Renanera. Quanto contano per te le radici?
Noi siamo figli e radici di un tempo che torna. Noi siamo ciò che siamo stati e che nel tempo abbiamo costruito e non possiamo non tenerne conto e dimenticare. “Ninna Nanna” è un brano dei miei avi musicisti e ho voluto far notare che la musica non ha tempo e ogni cosa può essere sempre attuale anche oggi se si trova la giusta originalità.
Musica e teatro convivono da tempo nella tua vita. Seppur le due forme d’arte scorrano, per certi aspetti, su strade parallele, quale aspetto ti fa più emozionare di una e dell’altra?
Ambedue sono emozioni difficili da descrivere, ma involontariamente forti in egual modo dentro di me. Il teatro è vita e la musica sa trasportarla in un posto magico.
Ci parli del brano “Fammi credere all’eterno” e del video correlato?
“Fammi credere all’eterno” è un inno al desiderio positivo di essere se stessi, nella consapevolezza che la felicità è una scelta. Nel video il concetto viene ben rappresentato con le citazioni a tre celebri film: Tanguy, Il laureato e Il cosmo sul comò, con Giovanni Storti che nel video fa rivivere le scene del sagrestano. L’importanza dell’immagine che si racconta attraverso il cinema.
Domanda Nonsense: non esiste buongiorno senza?
Non esiste buongiorno senza la voglia di credere in ciò che siamo.
Intervista a cura di Cinzia Canali