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No New – L’anno non stop dei Virtual Time inizia con “From The Roots To A Folded Sky”

Chi sono i Virtual Time? Per chi ancora non li conoscesse probabilmente i prossimi mesi saranno perfetti per rimediare: cinque opere prenderanno forma nell’arco di un anno, la prima, From The Roots To A Folded Sky, è già uscita ed è in dirittura d’arrivo anche la seconda.

La rock band di Bassano del Grappa ha risposto a qualche nostra curiosità.

Cinque opere nell’arco di un anno. Qual è lo scopo di questa scelta ambiziosa?

La scelta di pubblicare cinque dischi in un anno è nata come conseguenza e risposta al nostro 2017, anno particolare sia dal punto di vista musicale come band, sia dal punto di vista personale. Ci siamo visti costretti a modificare delle dinamiche consolidate in itinere, e a rivedere alcune priorità a causa di fattori esterni e non dipendenti dal gruppo, come la salute del nostro chitarrista Gazzi. In tutto questo abbiamo quindi raccolto un sacco di sentimenti, sensazioni e voglia di riscatto che abbiamo iniziato a scrivere nuovo materiale, in modo da rendere in qualche modo partecipi anche i nostri fan e ascoltatori. Con il tempo abbiamo visto però che le idee continuavano ad arrivare e che i brani composti erano troppi per un singolo LP, per cui ci siamo detti “Perché no? Pubblichiamo più dischi quest’anno!”

Ci piace sempre descrivere chi siamo e cosa facciamo grazie all’analogia del viaggio: con questo lavoro vogliamo far vedere a che punto di quello che speriamo sia un lunghissimo percorso, sono arrivati i Virtual Time.

Il disco è caratterizzato prevalentemente dal folk e dal classic rock, manterrete il medesimo sound anche nei prossimi lavori?

Questa domanda arriva proprio in concomitanza alle registrazioni del secondo dei cinque dischi che ci siamo prefissati di realizzare. In realtà vogliamo spaziare il più possibile, perché ci piace pensare ai Virtual Time come band che fa musica, e non che fa esclusivamente Rock o Folk. Per cui aspettatevi (e aspettiamoci) di tutto da questi cinque album, dal Classic Rock al Folk, dal Rock più moderno e aggressivo alle ballate acustiche, e perché no, anche all’Hip Hop.

Quale messaggio vi premeva trasmettere con “From The Roots To A Folded Sky”?

Il messaggio che sta dietro questo titolo e ai brani che lo compongono è una sorta di rinascita, che prende per mano tutto il percorso fatto finora, fa sosta ai pit stop in questo strano 2017 da poco concluso, e ricomincia a correre per puntare al ‘cielo’.

Per la copertina avete scelto uno scatto molto suggestivo, chi è l’artefice?

L’artefice di questo stupendo scatto è Emilie Hamn (instagram: @artphotgrapher17), una ragazza norvegese veramente talentuosa, che seguivamo ed ammiravamo da un po’ di tempo, e che ci siamo decisi a contattare durante le fasi di registrazione del disco. Con nostro immenso piacere si è dimostrata molto disponibile ed eccitata dal fatto che volevamo usare questa sua fotografia (tenuta originale tra l’altro, non abbiamo fatto alcuna modifica) che ci ha permesso di utilizzarla come copertina di questo primo capitolo.

E della collaborazione con l’illustratrice Silvia Reginato cosa ci raccontate?

Ogni canzone nasce con un’idea precisa di quello che saranno il testo, la melodia e le emozioni che si vogliono trasmettere, tuttavia, ciò che un pezzo ispira ad una persona piuttosto che ad un’altra, è un fattore estremamente soggettivo. Nel momento in cui creiamo una canzone e la rendiamo pubblica, questa non è più un’opera esclusivamente nostra, ma diventa di chiunque la ascolti e si arricchisce dell’interpretazione di ciascuno. A Silvia abbiamo chiesto di rappresentare tramite la sua arte, la prima cosa che le veniva in mente ascoltando e leggendo i testi di ogni singola traccia del nostro nuovo album. Quello che ne è risultato, lo trovate sul nostro canale YouTube.

Domanda Nonsense: Amatriciana o Carbonara?

Ahia… Abbiamo un batterista vegetariano che sicuramente chiederebbe un’eresia come togliere la pancetta o il guanciale da questi piatti. Per cui per maggioranza risponderemo Carbonara, ma per semplicità mi sa che punteremo ad un bel bicchiere di birra. Tranne per il cantante Filippo. Per lui un po’ di acqua naturale, di fonte termale, temperatura ambiente, in bicchiere grande. Grazie.

Intervista a cura di Cinzia Canali

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Cinzia Canali nasce a Forlì nel 1984. Dopo gli studi, si appresta a svolgere qualunque tipo di lavoro, ama scrivere e ha la casa invasa dai libri. La musica è la sua passione più grande. Gira da sempre l'Italia per seguire più live possibili, la definisce la miglior cura contro qualsiasi problema.

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