Si intitola Steps il disco d’esordio solista di Marco Cocci, cantautore, musicista, attore e conduttore televisivo italiano. Un album che è un inno alla vita, una valvola di sfogo, un percorso emotivo. Un album essenziale.
Un disco “nato per necessità di nascere”…
Steps è come se avesse vita propria. Non è mai stato deciso o forzato nulla. Ha deciso autonomamente: quando essere composto, registrato, terminato e fatto uscire.
Sono stati, circa, quattro anni di lavoro e mi ritengo soddisfatto.
La musica come compagna di vita o come terapeuta dell’anima?
Una compagna di vita terapeutica che mi dà un motivo per essere felice anche quando le cose non vanno come vorrei.
Quattro album con i Malfunk, l’esperienza con Rezophonic e ora l’esordio da solista; com’è stato lavorare “in proprio”?
Lavorare da solo non è mai stato un piacere per me. Devo dire che da solo sono stato soltanto all’inizio. La parte più sostanziosa della produzione di questo disco l’ho condivisa con molti cari amici e splendidi musicisti.
Tra questi Dell’Era, Angelini, Bobby Solo, Poggipollini, Durga McBroom e altri ancora. Che squadra si è creata?
È come se le persone che hanno contribuito a questo disco fossero inconsciamente già decise. Per ogni canzone c’è il tocco della persona adatta sia musicalmente che umanamente. Ringrazio davvero per la fortuna che ho avuto. È stato un gran regalo.
C’è un luogo particolare in cui hanno preso forma i brani di “Steps”?
Inizialmente sul divano. Successivamente i brani sono stati completati, in orari improbabili, allo Studio 2 di Padova, con Christopher Bacco.
Per quanto la musica abbia sempre fatto parte della tua vita, la tua carriera si divide, da molti anni, anche tra cinema e televisione. Ci sono state situazioni nelle quali ti sei sentito fuori luogo?
L’impressione di essere fuori luogo si prova spesso in generale, ma mai quando ho a che fare con la musica. Ormai riesco a gestire abbastanza bene le due cose, musica e cinema. Anzi, approfitto per promuovere “SOLEDAD”, un’opera prima di Agustina Macri uscita il 13 Giugno 2019.
Live imminenti?
Per adesso solo live acustici in attesa della prossima stagione per iniziare in full band. Le date si possono trovare Social-mente.
Domanda Nonsense: dov’è finita l’onestà intellettuale?
Non so dirti dove sia finita. Ognuno, in qualsiasi campo, ha la responsabilità di essere Intellettualmente Onesto.
Più che domandarci dove sia finita, credo che ci si debba sentire in pace portando avanti la propria onestà intellettuale nella speranza che arrivi a più persone possibili. Con questa speranza, dormo sonni tranquilli. Chi è consapevole di divulgare merda, farà i conti con la propria coscienza.
Intervista a cura di Cinzia Canali