Notti insonni, sigarette e qualche bicchiere di troppo sono gli elementi cardine delle storie raccontate in SuperVintage. Una sorta di romanzo cantato, tra sonorità post grunge e musica psichedelica tipica degli anni ’60-’70. A narrarci il tutto i Banana Joe, trio genovese formato dal vocalist e bassista Andrea Gnisci, dal chitarrista Fulvio Masini e dal batterista Emanuele Benenti.
Il moderno che incontra il vintage: colpo di fulmine o lenta conoscenza?
Direi lenta conoscenza, o forse meglio dire il risultato dell’unione dei nostri ascolti messo in musica con le nostre mani.
In questo disco si raccontano tante storie, vi riesce più facile guardarvi attorno o parlare di voi?
Sono visioni di scrittura diverse, ma ci piace però non dare da intendere quanto è visto coi nostri occhi o quanto è stato vissuto direttamente.
La passione per quel rock anni ’60-’70 da dove nasce?
Quando cresci con certi ascolti ti ritrovi accompagnato sempre da certe sfumature, tutti e tre abbiamo i nostri ascolti diversi e ben distinti ma il ceppo di partenza è uguale!
Siete entrati nella famiglia di Pioggia Rossa Dischi, che rapporto si è creato?
Totale sinergia e collaborazione, sono amici e lavoriamo per una causa comune, la diffusione della buona musica!
Cosa avete in serbo per l’anno nuovo?
Continuiamo a fare qualche km portando il nostro SUPERVINTAGE e lavoriamo alle nuove tracce…e chi può dire che nel 2019 non esca un nuovo album?
Domanda Nonsense: se non ora, quando?
Risposta con sense: o adesso o mai più!
Intervista a cura di Cinzia Canali