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No Press – “Note di Viaggio” è la raccolta delle più belle e indimenticabili canzoni di Francesco Guccini prodotta e arrangiata da Mauro Pagani

“Note di Viaggio – capitolo 1: venite avanti…” è la prima parte della raccolta delle più belle e indimenticabili canzoni di Francesco Guccini interamente prodotta e arrangiata da Mauro Pagani, storico musicista e produttore al suo fianco per la prima volta, e interpretate dalle grandi voci della musica italiana. La conferenza stampa di presentazione al Teatro Parenti è stata l’occasione per ascoltare dalla viva voce dei protagonisti come questo progetto è nato ed è stato realizzato.

Mauro Pagani ha personalmente scelto i brani, partendo da una prima selezione di 40 canzoni nel vasto repertorio a disposizione. È stata poi la volta di radunare gli interpreti, e la risposta è stata di grande entusiasmo, come racconta il produttore: “molti sono arrivati con il desiderio di cantare una precisa canzone, perché Francesco è stato formativo per la loro cultura musicale. Siamo riusciti ad andare abbastanza d’accordo, ma c’è stato uno stallo sul brano L’avvelenata, se lo contendevano in due e alla fine ho deciso io. L’ho proposto a Manuel Agnelli e lui ha rilanciato con l’idea di un duetto in cui mi sono offerto immediatamente, perchè avevo già deciso di tenere per me quella canzone.”

In merito alla scelta delle canzoni, Guccini interviene e precisa: “Ho scritto più di 250 canzoni ma sembra che ne abbia scritte solo 3 ovvero L’avvelenata, Dio è morto e La locomotiva. Invece ne ho scritte molte altre, anche più belle secondo me.”

Per quanto riguarda la scaletta, Auschwitz è il secondo brano del disco, e tra gli addetti ai lavori molti si sono chiesti se sia stata una scelta precisa dettata dall’atmosfera politica e sociale attuale. Risponde Guccini: “Non ho fatto io la scaletta. Auschwitz non sta in alto per scelta politica, ma se volete parlare delle prossime elezioni in Emilia Romagna io spero che vada com’è sempre andata, e credo che non sia cambiato molto. Staremo a vedere.

Mauro Pagani chiarisce:Auschwitz sta all’inizio perché è stato un po’ l’inizio di Francesco e del mio rapporto con la sua musica. La interpreta Elisa e come nel caso di altre canzoni è stato bello vedere come le voci femminili siano riuscite a sostenere e a volare sulle parole di Francesco. In un progetto come questo devi fare in modo che il brano sia trattato in maniera rispettosa ma nello stesso tempo deve sembrare un bel brano di chi lo sta interpretando, quindi ascoltare bene e rimuovere gli ostacoli.

Sentire altri cantare le mie canzoni mi incuriosisce. Sentire come gli altri interpretano una mia canzone, anche le pause, è interessante” spiega Guccini.

Il progetto contiene anche l’inedito Natale a Pavana, una nuova pagina che Francesco Guccini ha voluto regalare alla musica italiana dopo tanti anni lontano dai microfoni. Il brano è una poesia in dialetto scritta dal cantautore e messa in musica da Mauro Pagani, che racconta la nostalgia dei ricordi della sua infanzia a Pavana, legati al Natale in famiglia. “Mauro mi ha chiesto un testo da musicare e mia moglie ha suggerito questa poesia, che avevo scritto usando questo dialetto pavanese, un dialetto scomparso. Sono contento che riviva attraverso questa canzone.”

Racconta Mauro Pagani: “Quando dovevamo registrare il brano ho cercato di convincere Francesco a venire nel mio studio, ma non c’è stato verso. Gli avrei mandato una macchina a prenderlo, gli ho detto che era un bello studio, con tutti i comfort, ma alla fine siamo dovuti andare a casa sua per registrare la voce.”

Il cantautore conferma la sua volontà di non tornare indietro rispetto alla decisione di abbandonare le scene: “Mi chiedono se ci saranno altre canzoni nuove, se mi è tornata la voglia cantare. Sto per fare 80 anni e direi che cominciano ad essere tanti. Ho fatto una strofa con Vecchioni, un verso con Morgan, ho cantato una canzone qui e  per me può bastare. Non suono nemmeno più la chitarra, ammesso che l’abbia mai saputa suonare, le mie chitarre stanno lì appoggiate e nemmeno le guardo più. Mi capita di farmi delle cantate con gli amici, ho un repertorio vastissimo di canzoni, anche le più assurde, ma le mie no. Adesso scrivo e sono contento di fare questo, era quello che volevo fare da grande, quando ero piccolo. Non il cantautore.”

Ecco tutti gli artisti che hanno collaborato con le rispettive canzoni incise: Elisa (Auschwitz), Ligabue (Incontro), Carmen Consoli (Scirocco), Giuliano Sangiorgi (Stelle), Nina Zilli (Tango per due), Brunori Sas (Vorrei), Malika Ayane (Canzone quasi d’amore), Francesco Gabbani (Quattro stracci), Samuele Bersani e Luca Carboni (Canzone delle osterie di fuori porta), Margherita Vicario (Noi non ci saremo), Manuel Agnelli e Mauro Pagani (L’avvelenata).

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