Alessio Bondì fa spirare un vento palermitano all’interno de L’Altro Spazio di Bologna. Lo scorso 9 Novembre il suo concerto ha riunito un gran numero di spettatori, siciliani e non, che a malapena riuscivano ad entrare ed uscire dalla porta del locale. Coinvolgente e leggero, folk ma pur sempre isolano doc: e per un cantautore che si esprime nel proprio dialetto la più grande sfida è riuscire a non chiudersi in un’etichetta, in un target e in un clorito meramente folkloristico: Bondì va oltre tutto questo, mischiando sonorità alla Jeff Buckley con un cantato sbarazzino, a tratti funkeggiante.
Brani come Di Cu si (addirittura richiesta come bis finale) oppure Wild Rosalia animano i presenti, trasformando l’Altro Spazio in una grande e calorosa piazza di Vucciria (quinta traccia dell’album e quartiere del capoluogo siciliano). Leggere e dolci le melodie di Rummillu Du Voti (una sorta di ballad dylaniana) e Granni Granni, che chiude un live di grande successo.
In fondo cosa c’è da aspettarsi da un finalista per la targa Tenco: l’album Sfardo del 2015 è stato terzo disco emergente d’esordio più ascoltato in Italia su Spotify secondo diavolettolabel.com.
Bondì sarà in tour per le città del nord fino al periodo natalizio, mentre è in corso la registrazione dell’attesissimo secondo lavoro discografico.