È partito dalla Villa Bellini di Catania il “Punk Tour – Estate ‘19” di Gazzelle, data che ha visto tantissimi fan accorrere per ascoltare uno degli idoli dei giovanissimi, che con l’ultimo album “Punk” ha confermato il suo successo, raccogliendo milioni e milioni di stream.
La data catanese è anche quella in cui per la prima volta i fan hanno potuto ascoltare dal vivo “Polynesia”, il nuovo singolo dell’artista, che è accompagnato da un curioso video in cui il Gazzelle del futuro costruisce una macchina del tempo per impedire al Gazzelle del 2019 di commettere un grosso errore.
Come previsto, ad attenderlo c’erano tantissimi fan e la sua entrata in scena è stata accompagnata da un boato.
La serata parte con “Cin Cin” e tutta la voglia di cantare i brani dell’artista romano. Il caldo è intenso e dalla platea spesso lo prendono in giro per la sua felpa, invitandolo a toglierla per non morire di caldo. Si prosegue con “Smpp”, sulla cui conclusione Gazzelle si intrattiene un po’ a parlare con il suo pubblico: “Era un botto che non venivo a Catania. Due anni fa c’era qualcuno di voi?” e sono molte le mani che si alzano, segno che il suo non è un fenomeno momentaneo, ma una carriera che sta costruendo pezzetto per pezzetto.
Uno dei brani più malinconici e apprezzati del suo repertorio è di certo “Nmrpm”, che viene accolto calorosamente e cantato dai fan per tutta la sua durata. È il momento in cui Gazzelle ci suggerisce di saltare un po’ e sporcare tutto, facendo riferimento alla sabbia impietosa della villa, che infatti si solleva sulle note di “Meltinpot”.
Rispondendo ai cori del pubblico, Gazzelle annuncia che fa caldo ma non si leverà la giacca!
Che dire, eroico!
Si prosegue con “Sayonara” e una versione riarrangiata di “Balena”, per continuare con “Scintille” e “Punk”. Ci parla del suo cane Rino che ha 8 anni e prosegue con uno dei pezzi più belli del suo repertorio: “Nero”. I ritmi tornano ad alzarsi con il singolone “Sopra” e, a seguire, con “Zucchero Filato”.
Arriva finalmente il momento tanto atteso, la prima volta live di “Polynesia”, il nuovo singolo, che il pubblico conosce già a memoria e sul finire del quale Gazzelle chiede: “Vi piace la canzone nuova? Meglio del reggaeton, vero?”
Arriva un pezzo che ci confida essere stato scritto in un periodo no in cui non se la passava troppo bene, dal titolo “Tutta la vita”, una di quelle canzoni da cantare a squarciagola per esorcizzare i propri guai. Dopo aver chiesto un accendino ed essere stato praticamente travolto, si ritira insieme alla band.
È il momento degli encore. Tutto si chiude con “Martelli”, “Quella te” e “Non sei tu”.
Quello di Gazzelle è stato un live tutto da cantare che ci conferma, nonostante i numerosi detrattori che lo bersagliano, che il ragazzo sa come scrivere le canzoni e che sentiremo ancora per parecchio tempo parlare di lui.
Report a cura di Egle Taccia