17 Marzo. PalArt Hotel di Acireale (CT). Quel tornado di Gianni Morandi è arrivato in città per il “D’amore D’autore Live” e il suo pubblico non si è fatto attendere.
Arrivati al palazzetto ci troviamo di fronte numerosi pullman, provenienti dalle più disparate località della Sicilia, ma non solo. Fan di tutte le età accalcati in fila per assistere ad uno spettacolo monumentale, con una scaletta di ben 43 pezzi, per una durata di circa tre ore, dove il nostro Gianni ci farà ripercorrere la sua carriera, facendoci ascoltare le sue più belle canzoni d’amore.
Si comincia con “Dobbiamo fare luce” e “Una vita che ti sogno”, il brano che Tommaso Paradiso dei Thegiornalisti ha composto per lui e che abbiamo avuto modo di ascoltare a Sanremo. Subito dopo ecco il primo grande classico di Morandi, “Occhi di ragazza”, e il pubblico comincia a far sentire la sua voce. Dopo “Vita”, brano che inevitabilmente ci porta alla memoria il grandissimo Lucio Dalla, Morandi saluta il pubblico, dichiarandosi felicissimo di tornare in Sicilia a mangiare arancini e cannoli. Ricorda che l’ultima volta era stato qui insieme a Baglioni con lo spettacolo “Capitani Coraggiosi” e che nel frattempo ha fatto tantissime cose, tra cui anche il pediatra in una fiction. Durante lo spettacolo l’artista si racconta, regalandoci tanti aneddoti sulla sua carriera. Racconta che la prima volta che ha calcato un palco aveva 13 anni e, guardandosi indietro, si domanda se sia arrivato il momento di smettere, ma poi ci riflette e si rende conto che non ne sarebbe capace, perché si annoierebbe lontano dai palchi e dal suo pubblico. Ci presenta lo spettacolo, spiegando che è tutto incentrato sulle sue canzoni d’amore.
Durante lo show interagisce spesso con la platea, ci presenta i suoi vocalist con i quali numerose volte scherza, come con la sua assistente, Claudia, che lo segue sempre, gli controlla la pressione, “ma è un’assistente, non badante, mi raccomando!”. Non dimentica di citare coloro che hanno composto alcuni dei suoi brani, come Tommaso Paradiso, Elisa, Ligabue, Giuliano Sangiorgi, Ivano Fossati, Ermal Meta. Tra gli autori ce n’è uno speciale, che ricorda con affetto, con un brano che lo commuove sempre per la sua bellezza e per la sua intensità. Stiamo parlando di “Caruso” di Lucio Dalla, che esegue poco dopo portando la platea a commuoversi insieme a lui, la cui voce sul finale si spezza per l’emozione. Questo certamente è il momento più emozionante della serata, con tanto di standing ovation da parte di tutto il palazzetto, che sul finale esplode in un boato.
Per rompere questo momento di commozione torna sul palco Claudia, per una divertentissima gag che la coinvolge. Prima di cantarci “Lettera”, Morandi legge, appunto, una lettera d’amore giunta nel suo camerino oggi, dove oltre alla dichiarazione c’è un invito a pranzo, ma questo invito è firmato da un certo Antonio. Morandi non perde l’occasione di utilizzare lo scherzo per dire delle cose importanti e infatti chiude dicendo che anche questo è amore e che non c’è niente da ridere.
Poco dopo imbraccia la chitarra e ci fa cantare sulle note di “Ciuri ciuri” e di “Vitti ‘na crozza”, per poi cantarci una delle poche canzoni non d’amore dello spettacolo, “C’era un ragazzo”, e il pubblico lo accompagna sovrastandolo.
Ci racconta un altro aneddoto della sua carriera, ricordando i tempi in cui faceva il militare e contemporaneamente doveva continuare il suo percorso di artista. Gli chiesero di registrare un pezzo composto da Tony Renis e i suoi discografici lo raggiunsero nel luogo dove era in servizio. Non si trovava il posto adatto per registrare, finché il suo fonico trovò un bagno con un’acustica perfetta e il brano finì per essere registrato lì. Parliamo di “Tenerezza”, che eseguirà poco dopo.
Ci si avvia verso il finale, lui indossa una giacca rossa e insieme ai suoi vocalist balla e canta come un ragazzo al centro del palco brani come “Belinda”, “Andavo a 100 all’ora”, “Se puoi uscire una domenica”, “Fatti mandare dalla mamma”. Poi si prosegue con “In ginocchio da te”, “In amore” e “Uno su mille”. Lo spettacolo si chiude con “Si può dare di più” e “Una vita che ti sogno”.
Ma non finisce qui, perché Morandi torna sul palco e, per almeno 30 minuti, firma autografi e scatta selfie con i fan, felici di questa immensa disponibilità da parte dell’artista.
Morandi è un tornado, come vi dicevo all’inizio, non si risparmia, ha una voce formidabile e una capacità di intrattenimento ormai rara. Le sue esibizioni non sono solo dei concerti, ma dei veri e propri spettacoli. In fondo, se è uno dei personaggi italiani più amati, è perché la sua passione per la musica e la sua capacità di stare con le persone e raccontare le loro storie sono comuni a pochi.
Report a cura di Egle Taccia