L’arrivo di LP a Zafferana (CT) è certamente qualcosa che non dimenticheremo facilmente.
Chi, come me, la incrociava per la prima volta dal vivo, ha scoperto un talento eccezionale, dato che la voce dell’artista, live, supera le già strepitose performance su disco. Tra il pubblico gente accorsa da molte parti d’Italia e d’Europa.
Un fortunato fanclub ben nutrito, che assediava l’anfiteatro già dalle prime ore, ha ricevuto il calore di LP che non si è risparmiata per tutto il concerto, dando una lezione di umiltà a tantissimi suoi colleghi. Per l’intera serata, infatti, l’artista si è avvicinata alla platea e si è messa a disposizione dei fan. Senza fare una piega, ha cantato e scattato selfie con le prime file, abbracciato i più piccoli, ricevuto regali, mettendo a dura prova la sicurezza dell’anfiteatro.
Una scaletta perfetta ha fatto vibrare la sua voce più volte. Si comincia con Up Against Me, Tightrope e il pubblico si infiamma subito col singolo Other People e con il suo inconfondibile fischiettare. Si prosegue con Muddy Waters e una piccola sosta per salutare la platea. Imbraccia il suo immancabile ukulele sulle note di Into The Wild e una presenza indesiderata fa capolino sul palco. Nella pedaliera si era nascosto un enorme insetto che l’artista ha finito per schiacciare e la pausa per liberarsene è stata uno spasso, tra le sue risate e quelle della band. Si riparte con Death Valley e Dreamer, brano sul quale la sua estensione vocale ha fatto venire la pelle d’oca a molti. Da questo momento in poi l’artista diventa incontrollabile. Come vi dicevo, LP ha iniziato a correre da tutte le parti per avvicinare il suo pubblico. Si prosegue con Recovery, struggente interpretazione voce e piano, e poi con No Witness, When We’re Hight, Suspicion e Strange. La nostra Laura parla poco, ma interagisce molto, con un modo tutto suo di coccolare il pubblico. Si dice molto emozionata di essere in Sicilia per la prima volta, luogo molto speciale per lei, che l’ha fortemente voluto tra le sue date visto che il nonno è palermitano. Già, perché forse non tutti sanno che il vero nome di LP è l’italianissimo Laura Pergolizzi. In questa piccola pausa non ha dimenticato di urlare al pubblico: “You are amazing!”
Ci avviciniamo al finale con Levitator e Free to Love per poi concludere con una Lost On You cantata da tutti, con le ultime corse tra il pubblico e con uno scambio di sorrisi con la sicurezza, che ormai da un bel po’ aveva capito di non avere alcuna speranza di tenere a bada pubblico e artista. Giusto il tempo di un paio di bis e una dedica ai genitori e si spengono le luci, ma il pubblico si accalca subito vicino al palco per un’ultima foto con lei.
Report di Egle Taccia