Elodie, reduce dai successi estivi di “Guaranà” e “Ciclone”, ha portato a Catania il suo “This Is Summer” tour. Il live di Elodie fa parte del cartellone del Wave Summer Music, il festival che punta a valorizzare il territorio siciliano grazie ad una serie di iniziative volte a potenziare l’offerta del turismo musicale legato agli eventi. Il festival vede la collaborazione dell’Assessorato al Turismo, Sport e Spettacolo della Regione Siciliana, del Comune di Taormina, del Comune di Catania, del Comune di San Giovanni La Punta e della Fondazione Taormina Arte.
Tornare ai concerti dopo la pandemia ha sicuramente un impatto emotivo fortissimo per gli amanti della musica dal vivo. Niente più assembramenti sotto il palco, ma tante sedie distanziate per un modo di vivere il live completamente diverso, ma non per questo meno coinvolgente.
Si comincia con Samuel Storm, ex concorrente di X Factor che si è fatto notare sia per le sue capacità vocali e compositive che per la sua struggente storia. Nigeriano, ha attraversato il deserto e il mare per raggiungere l’Italia, in uno di quei viaggi della speranza di cui tanto si discute. Durante la serata ci ha regalato molte cover e la sua “The Story”, brano in cui racconta la sua vita.
Subito dopo, a riscaldare il pubblico prima dell’esibizione di Elodie, sale sul palco Chadia Rodriguez, che con i suoi testi provocatori si è guadagnata un posto di tutto rilievo nel mondo del rap al femminile. Propone pezzi come “Bitch 2.0” e “Bella così”, pezzo dedicato alle donne, contro ogni tipo di violenza e bullismo. Durante l’esibizione non dimentica di ringraziare tutti coloro che hanno lavorato dietro le quinte per farla tornare sul palco nonostante tutto quello che è successo negli ultimi mesi. Anche se i suoi pezzi a un ascolto distratto potrebbero sembrare forti, al loro interno contengono dei messaggi importanti, veicolati col linguaggio delle nuove generazioni.
È il momento del live di Elodie, che si apre con un audio dove l’artista ci spiega quanto sia importante per lei tornare sul palco dopo il lockdown e dopo tutto il silenzio e la solitudine di questi mesi difficili.
È accompagnata sul palco da due vocalist dalla voce potentissima, che spesso si lanciano in incredibili freestyle, e da una portentosa dj.
Il live di Elodie è stato quello che ci voleva in questa estate un po’ malconcia, un risveglio dopo il torpore e il silenzio di un inverno da incubo. La sua carriera è stata un crescendo brano dopo brano, ma con l’ultimo album “This is Elodie” la sua musica ha cambiato totalmente direzione, proponendoci un suono che la rappresenta ed è perfettamente in linea col suo stile e le sue corde vocali. In questi nuovi brani, dove si alternano r’&’b, pop e rap, Elodie riesce a tirare fuori tutta la sua grinta e personalità, forse soffocata da esigenze discografiche nei primi anni di carriera.
Durante il live abbiamo ascoltato tutte le sue hit come “Guaranà”, “Nero Bali”, “Pensare Male”, “Mal di testa” e “Ciclone” e qualche cover come la rivisitazione di “Bohemian Rhapsody” nella versione dei Braids e la sua canzone del cuore, la solita canzone di Nina Simone, “I Put A Spell On You”.
Durante lo spettacolo ci parla di “Andromeda”, pezzo che le venne proposto da Mahmood per andare a Sanremo, che lei descrive come difficilissimo, ma che la rappresenta al 100%. È stato un azzardo presentarsi con un pezzo così al festival, ma il suo coraggio è stato premiato dall’enorme successo discografico.
Elodie sul palco è una tigre che spesso tira fuori gli artigli, ma che sa lasciarsi andare a numerosi momenti di commozione. Simpatica, bellissima e talentuosa, sul palco è semplicemente impeccabile e riesce a gestire con maestria anche momenti difficili come un’improvvisa ondata di pubblico sottopalco sul finale, con l’intervento immediato di un agente che la richiama per l’accaduto, ma che lei tranquillizza immediatamente riportando l’ordine in platea in pochi secondi.
Il bis lo fa scegliere al pubblico e lo spettacolo si chiude con l’estiva “Ciclone” e una grandissima voglia di live, assembramenti e sudore sotto il palco.
Report a cura di Egle Taccia