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Ana Mena a Sanremo col brano “Duecentomila ore”

Dopo essersi fatta conoscere e amare dal pubblico italiano collaborando con artisti come Rocco Hunt, Fred De Palma e Federico Rossi, ANA MENA conquista il palco più ambito d’Italia ed è tra i cantanti in gara alla 72esima edizione del FESTIVAL DI SANREMO con il brano “DUECENTOMILA ORE” (Epic / Sony Music), scritto a sei mani da Rocco Hunt, Zef e Federica Abbate e prodotto da Zef.

Abbiamo partecipato al suo incontro con la stampa.

La mia avventura in Italia è iniziata circa cinque anni fa, avevo già una cultura di musica italiana grazie a mio padre che da piccola mi ha fatto ascoltare tante canzoni. Volevo fare qualcosa di bello in Italia e la prima opportunità l’ho avuta con Fred De Palma e una canzone che si chiamava “D’estate non vale”, non sapevo ancora parlare molto bene la lingua, che è molto sensuale e molto simile allo spagnolo, ma non pensavo che potesse succedere quello che è successo dopo. Per fortuna questa bellissima avventura è continuata con Fred e poi con Rocco Hunt che è diventato come un fratello italiano, abbiamo vissuto dei bellissimi momenti sia qui che in Spagna, dove è venuto tante volte. In questi quattro anni ho vissuto a metà tra Spagna e Italia ed ho potuto conoscere tanti luoghi diversi. Adesso la sento come una seconda casa e sono molto contenta di continuare con questa bellissima avventura italiana.

 

Con Sanremo ho un legame speciale. Mia madre mi ha trasmesso il flamenco mentre mio padre mi ha trasmesso questo affetto e questo amore per la musica italiana. A casa sentivamo tanti artisti, come i Ricchi e Poveri, i Matia Bazar, Mina, sono cresciuta con la musica italiana e Sanremo lo seguo da tanti anni. Se devo essere onesta sono un paio di anni che provo a partecipare e per fortuna quest’anno è stata scelta una nostra canzone. Spero di fare emozionare le persone a casa.

 

Lo scorso novembre Ana Mena ha fatto il suo ingresso sul mercato italiano in veste solista con il brano “MÚSICA LIGÉRA”, un’inedita versione in spagnolo del grande successo “Musica Leggerissima”, presentato proprio all’ultimo Festival di Sanremo da Colapesce Dimartino e diventato uno dei brani più ascoltati del 2021. In Spagna il brano ha raggiunto il primo posto su iTunes, il primo posto su Shazam per 40 giorni consecutivi, è stabile da diverse settimane in vetta alle classifiche airplay e sta scalando le classifiche di tutte le principali piattaforme digitali.

 

Il pubblico spagnolo e il mercato musicale sono molto latini, quindi un brano così pop-alternativo come Musica Leggerissima non pensavo che sarebbe stato accolto così. Il rapporto con questa canzone è bellissimo. Eravamo in quarantena a guardare il Festival. Ricordo che appena l’ho sentita io e mio padre ci siamo guardati e ci siamo detti che era pura fantasia, che trasportava ad altri anni della musica. Una proposta davvero speciale. Sono entrata in loop con questa canzone ed ho deciso di postare su instagram una cover. Colapesce e Dimartino mi hanno lasciato dei commenti e così ho deciso di registrarla nella mia lingua e li ringrazio per questo regalo, perché sono due artisti che ammiro. Sta piacendo molto e sono molto contenta.

 

Riguardo alla sua partecipazione al Festival, spiega: Affronto Sanremo con tanta emozione, non so spiegarlo a parole. A volte mi sento carica, altre stressata per le cose che si aggiungono tutti i giorni. Non vedevo l’ora di essere su quel palco, ero emozionata. Sono felice di essere qui, di poter vivere questa esperienza e di poter raccontare la mia canzone. Spero che le persone si divertano con la mia canzone, sono molto grata.

 

Prima del suo arrivo a Sanremo ci sono state molte polemiche per le sue origini spagnole: A dire la verità non ho letto le polemiche sulla mia partecipazione. È il festival della canzone italiana e cerco di rendere il mio omaggio a questa musica che adoro e che amo da sempre, questa musica che per me a casa ha significato tanto e mi ha fatta diventare la persona e l’artista che sono adesso. Lo faccio con l’umiltà più profonda. In Spagna seguiamo molto il Festival, perché noi stranieri amiamo la musica italiana.

 

A cura di Egle Taccia

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Egle è avvocato e appassionata di musica. Dirige Nonsense Mag e ha sempre un sacco di idee strambe, che a volte sembrano funzionare. Potreste incontrarla sotto i palchi dei più importanti concerti e festival d'Italia, ma anche in qualche aula di tribunale!

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