Fiesta è l’album d’esordio dei Leatherette, la nuova promessa del modern post-punk italiano, pubblicato il 14 ottobre 2022 per Bronson Recordings.
I Leatherette si presentano come “cinque ragazzi timidi che a volte scendono dal palco e prendono a pugni la gente“, un quintetto il cui incidente sonoro fatto di noise frastagliato, amore contorto, melodia oscura e angosciata ha prodotto un album incendiario. Pubblicato il 14 ottobre 2022 per Bronson Recordings in CD, vinile e digitale, Fiesta offre una via di uscita per chiunque ne abbia bisogno.
Intervista a cura di Egle Taccia
Vi definite come “cinque ragazzi timidi che a volte scendono dal palco e prendono a pugni la gente”. Dobbiamo preoccuparci?
Ridono (ndr)
Mi raccontate la vostra storia?
Ci siamo conosciuti su Villaggio Musicale, un sito piuttosto rétro per trovare gente con cui suonare, tutti tranne Andrea che abbiamo reclutato dopo averlo sentito suonare dal vivo.
Il vostro album d’esordio, “Fiesta”, è stato pubblicato il 14 ottobre per Bronson Recordings. Cosa possiamo trovarci dentro?
Nove bellissime canzoni, e una così così. Ora è ovunque, ascoltatelo!
Il disco ha avuto una gestazione particolare. Era nato prima del Covid, ma poi l’avete messo in stand by e avete deciso di pubblicare un Ep, che invece era frutto del lockdown, “Mixed Waste”. Mi spiegate il perché di questa scelta?
Scelta-non scelta. I brani di “Fiesta” dovevano essere registrati prima del Covid. Durante il lockdown, ritrovandoci divisi, abbiamo avuto tempo per elaborare nuove idee e bozze di canzoni che abbiamo deciso di registrare poi in casa nell’attesa della “liberazione”. Insomma, abbiamo fatto il possibile per non rimanere completamente bloccati. E alla fine siamo contenti di quello che è successo.
Da cosa trae spunto la vostra musica, quali sono le vostre fonti di ispirazione?
Da tutto ciò che è bello e anche brutto.
Parlate di voi come dei musicisti sperimentali. Il fatto di vivere a Bologna, città piena di locali dove suonare e attenta a una certa cultura musicale, pensate abbia influito nel far crescere il vostro progetto?
Davvero parliamo di noi come dei musicisti sperimentali? No, no, siamo degli stupidi punks. Riguardo a Bologna, sicuramente è un ambiente fertile. Più che influire, diremmo che ci ha permesso di portare avanti quest’avventura.
Mi raccontate di come avete avuto l’idea di creare una sorta di Guitar Hero per il video del brano “So Long”?
Non avevamo soldi, quindi dovevamo ingegnarci. “So Long” è molto rock, ci rimandava a quell’immaginario là, che noi tutti abbiamo amato e rinnegato. Un ringraziamento speciale va a sushixpanda, utente fiverr che ci ha fatto le tablature di Guitar Hero per un prezzo davvero onesto.
Quanto è importante la sincerità nella musica e quanto, secondo voi, la musica italiana se ne sta dimenticando?
Sinceramente, non ne abbiamo idea.
Domanda Nonsense: Tori o toreri?
Torino.