Il 6 maggio è uscito il nuovo album dei Ministri. La band, dopo aver conquistato i palchi di tutta Italia con il tour primaverile, torna con “Giuramenti” aprendo un nuovo capitolo di musica dopo i singoli “Numeri” e “Scatolette”.
“Giuramenti è un disco che abbiamo scritto per non dimenticarci le domande che ci siamo fatti in questi due anni.
Un disegno sulla parete di una grotta più che un manifesto sulla via di una grande città”.
(I Ministri)
Dopo 15 anni sulle scene, continuano a essere un punto di riferimento per generazioni diverse, pur muovendosi con importanti cambi di prospettiva. Si sono esibiti con i Coldplay, i Foo Fighters, i Subsonica e moltissimi altri. Hanno collaborato con Caparezza, Afterhours, Mauro Pagani, con i registi più all’avanguardia e alcuni tra i migliori producer, da Gordon Raphael (Strokes) a Sylvia Massy (Johnny Cash, System Of A Down) passando per Tommaso Colliva e Taketo Gohara. Hanno collezionato oltre 500 concerti, dai centri sociali degli inizi ai sold-out nei superclub e ai grandi festival, e i loro brani su Spotify sono stati ascoltati oltre 25 milioni di volte.
E’ disponibile una versione CD in edizione speciale che includerà anche i quattro brani dell’EP Cronaca Nera e Musica Leggera, uscito l’anno scorso.
Nel frattempo, inaugurano, attraverso la loro partecipata newsletter, l’iniziativa “Canzoni Ombra”, una sorta di discografia alternativa con canzoni inedite, introvabili sui servizi streaming e accessibili (gratuitamente) solo alla loro affezionatissima fan-base.
Abbiamo partecipato alla conferenza stampa di presentazione dell’album.
Federico Dragogna: “Non credo che esista una persona in questo mondo che abbia un lato pubblico senza avere un lato privato, sono due mondi che coesistono. I pezzi vengono dalla stessa sessione di “Cronaca nera e musica leggera”. Quest’ultimo era più rivolto verso l’esterno, mentre “Giuramenti” è più rivolto verso l’interno. Trovo curioso che tutte le persone con cui ci siamo confrontati siano molto sensibili rispetto a questo titolo, è una parola che evidentemente ha ancora una grande potenza.”
Divi: “Ogni disco ha una sua storia, riceviamo degli input e li trasformiamo in musica. Come potete immaginare quelli di questi due anni non sono stati dei più gioiosi, probabilmente ne è venuto fuori un disco molto lontano da quello che la gente è abituata a sentire da parte nostra. La più grande scoperta che abbiamo fatto, dovendo obbligatoriamente lavorare a distanza in questi anni, perché soprattutto nell’anno del lockdown è stato impossibile per noi riuscire a far diventare la musica un momento di unione corale, è scoprire che in qualche modo le reference per fare un disco le avevamo dentro di noi, non c’era bisogno di confrontarsi troppo con l’esterno, quanto doversi confrontare interiormente con quello che è il nostro percorso. “Giuramenti” rappresenta quello che è fare musica per noi, una scelta esistenziale, un giuramento che abbiamo fatto oramai tantissimo tempo fa e forse è il disco che fa più bilanci rispetto al nostro percorso, per questo si discosta letteralmente da tutto quello che abbiamo fatto precedentemente.”
Annunciate le prime date outdoor
1 luglio PARCO DELLA MUSICA – Padova
8 luglio NXT STATION – Bergamo
18 luglio ROCK IN ROMA – Roma (+ Litfiba)
2 settembre CARROPONTE – IL CONCERTO DI RADIO POPOLARE – Milano (+ Gazebo Penguins)
2 ottobre BEERED MUSIC FESTIVAL – Bologna
A cura di Egle Taccia